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“Non dicono i nomi dei morti, questa contabilità non è rispettosa”: lo sfogo del sindaco di Buccinasco

Dare un nome alle vittime e non limitarsi alla fredda contabilità. È la richiesta del sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, che denuncia una presunta mancanza di trasparenza nella comunicazione dei nomi delle vittime del Coronavirus nel Milanese. “Anche oggi piangiamo un altro concittadino deceduto, ancora una volta non posso sapere chi è perché Ats non è in grado di dirmelo”
A cura di Simone Gorla
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"Anche oggi piangiamo un altro concittadino deceduto, ancora una volta non posso sapere chi è perché Ats non è in grado di dirmelo (oppure non lo vogliono dire), non rispondono, si limitano ad aggiornare il ‘contatore online' dei nostri morti". È lo sfogo del sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, che denuncia una presunta mancanza di trasparenza nella comunicazione dei nomi delle vittime del Coronavirus nel Milanese.

L'hinterland del capoluogo lombardo è uno dei territori più colpiti. Solo nell'aggiornamento di ieri sono stati comunicati quasi 3mila positivi nella provincia milanese. Gli amministratori faticano a stare al passo con l'aggiornamento di contagiati, ricoverati e deceduti a causa della pandemia.

Il primo cittadino spiega che il conto dei morti è tenuto "come se fosse una banale contabilità, veramente una cosa schifosa e non rispettosa della dignità delle persone". I deceduti a Buccinasco per Covid sono 20 da marzo. Le persone attualmente positive sono 403, mentre aumentano i ricoveri a 19, alcuni dei quali in gravi condizioni. Sono 188 le persone in quarantena a casa perché contatti stretti di positivi.

Il comune dell'hinterland a sud di Milano è quindi assediato, come molti altri della zona, dall'epidemia. Per questo il sindaco ha ordinato ai supermercati di riprendere il contingentamento degli accessi e la rilevazione della temperatura corporea, con multe di 1000 euro per i trasgresori. "Usiamo sempre e ovunque la mascherina. Dimostriamo, ancora una volta di essere una comunità civile responsabile e solidale", è l'appello del sindaco. "per ora non lo stiamo facendo".

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