No vax ricoverati a Milano: “Sono il 70%, c’è chi rifiuta cure e casco per respirare”
In una lunga intervista rilasciata all'AGI, Antonella d'Arminio Monforte, che direttore del reparto Malattie Infettive dell'ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano, fa il punto sulla pandemia e sui livelli di ospedalizzazione con l'aumento dei contagi. La curva sale e, nonostante gli alti livelli di vaccinazione, anche i pazienti che presentano sintomi gravi e hanno bisogno di cure ospedaliere torna a salire.
“Sicuramente rispetto a settembre c’è stato un aumento dei casi, guardando al numero dei posti letto occupati. – spiega la primaria – Mentre alla fine dell’estate avevamo solo un reparto dedicato al covid ed era mezzo vuoto, adesso ne abbiamo due: i positivi sono ospitati anche nel reparto delle malattie infettive. Stiamo andando a saturazione”.
Nel reparto che dirige ci sono al momento circa settanta persone ricoverate, di cui il 70% non vaccinate. Monforte osserva un aumento dei casi dei pazienti che, convintamente no vax, rifiutano anche alcune cure. “Quando vengono ricoverati si rifiutano a volte anche di mettere il casco per l’ossigeno perché pensano che sia un ordigno infernale. C’è anche molta ignoranza. Alcuni ci dicono che non si sono vaccinati perché hanno già tante malattie e prendono parecchie medicine. Ecco, quelle sono persone che rischiano grosso".
La professoressa continua a sperare in un aumento della popolazione vaccinata, anche se si dice convinta della presenza di una piccola fetta che descrive come "irriducibili" e che paragona ai terrappiattisti, "ma lì non ci puoi fare molto". Per il resto la primaria difende le misure in atto: il green pass, "che limita la circolazione se non con la negatività del tampone o con la vaccinazione", distanziamento e mascherine.