No vax morta di Covid, la figlia: “Aveva paura di cosa ci potesse essere nel vaccino”
Aveva rifiutato di essere ricoverata in ospedale, anche quando le sue condizioni di salute stavano precipitando. Era una convinta no vax Barbara Fisichella, l'operatrice giudiziaria della Procura di Lodi morta di Covid mercoledì. Sulla sua pagina Facebook non nascondeva le sue ragioni: "Io non mi vaccino, non sono una cavia". Poi il contagio con il virus circa dieci giorni fa. Al giornale "Il Giorno", la figlia di Barbara, Carol di 23 anni, racconta quanto accaduto: "Troppe paure e una comunicazione sbagliata: così mia mamma è morta perché non si è vaccinata". Carol invece, così come suo padre, aveva deciso di vaccinarsi. Spiega che hanno più volte cercato di convincere la madre a sottoporsi alla dose anti Covid: "Si era anche prenotata ma non era andata al centro. Poche ore prima aveva saputo in televisione di una donna che era morta per le conseguenze del vaccino. E dalla notizia era rimasta sotto shock".
Barbare non aveva gravi patologie
La figlia racconta che le condizioni di salute della madre sono precipitate in pochissimo tempo: Barbara era sana, non aveva gravi problemi di salute. Fino a quando non ha contratto il Covid. Poi precisa: "In televisione, ma anche da parte delle istituzioni, ogni giorno si sentivano cose diverse. Mia madre era sempre spaventata da quello che stava accadendo. Paura di cosa ci potesse essere all’interno del vaccino, paura che le istituzioni non ci dicessero tutta la verità". E poi conclude: "Era una persona testarda, con i suoi ideali. Nei pregi e nei difetti. Non possiamo giudicarla". Dopo dieci giorni di malattia Barbara ha iniziato ad avere grossi problemi di respirazione, ma fino alla fine aveva rifiutato il ricovero in ospedale promettendo che sarebbe andata dal medico di famiglia il giorno successivo. Inutile anche la decisione dei famigliari chi chiamare l'ambulanza. La donna è morta poche ore dopo.