No green pass, si scioglie il Comitato che trattava con la Questura: “Andiamo avanti a manifestare”
Non ci sarà più alcun tavolo di trattativa tra i no green pass e la Questura di Milano. Nonostante i tentativi, poi sistematicamente naufragati, andati in scena nelle ultime settimane, il Comitato dei manifestanti che si era incaricato di trovare una quadra con la polizia si è sciolto. Ne hanno dato comunicazione gli stessi no green pass in una nota in cui si legge che la decisione è stata adottata perché "dopo questo sabato, per noi è diventato impossibile sederci al tavolo delle trattative con chi ha rinchiuso centinaia di manifestanti pacifici in una via e li ha trattati peggio dei criminali, obbligandoli a mostrare i documenti per poter tornare a casa".
I no green pass: La polizia ci tratta da criminali, non trattiamo più
La lamentela si rifà al trattamento ricevuto da alcuni manifestanti che hanno cercato di deviare il percorso durante l'ultimo corteo e sono stati bloccati dagli agenti che gli hanno impedito di proseguire oltre. In quel frangente, i poliziotti hanno chiesto i documenti ai presenti. Alcuni di loro si sono rivolti alle forze dell'ordine, contattando il 112, per chiedere un immediato intervento, millantando anche malori. I no green pass hanno quindi continuato dicendo che "in seguito a queste valutazioni abbiamo deciso di sciogliere questo Comitato, che era nato proprio in previsione di un rapporto ‘costruttivo' con le autorità". Tutti coloro che componevano il Comitato torneranno dunque a essere dei semplici manifestanti. La nota spiega infine che lo scioglimento del Comitato non coincide con la "fine delle proteste", perché "il corteo milanese non ha ‘organizzatori', o meglio ne ha svariate migliaia" in quanto tutti quelli che scendono in piazza lo sono. "Noi siamo uno, nessuno, centomila. Il corteo è andato, va e andrà avanti anche senza di noi", concludono i no green pass.