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No green pass Milano, a casa del leader un’accetta e armi: su Telegram messaggi di solidarietà

Sono centinaia su Telegram le persone che affermano di voler aiutare Zeno Molgora, 28enne ritenuto “regista” dei cortei No green pass a Milano, adesso indagato per istigazione a delinquere dalla Procura.
A cura di Francesco Loiacono
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Centinaia di messaggi di solidarietà hanno invaso la chat Telegram "No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano" dopo la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati del suo fondatore, il tatuatore 28enne milanese Gabriele "Zeno" Molgora. Si tratta sostanzialmente del "regista" di tutti i cortei del sabato che per settimane, prima della "stretta" decisa dal Viminale, hanno creato caos a Milano. Oltre a fondare il succitato gruppo Telegram (che conta oltre 33mila iscritti) e il gruppo Facebook "No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2", infatti, secondo la Questura di Milano il 28enne "attraverso un malizioso ed ingannevole uso dei social network", fin dalla scorsa estate "si è posto come fondamentale punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio".

Lo stesso Zeno aveva rivendicato di aver fatto diventare virali i cortei No green pass

Era stato d'altronde lo stesso Zeno, sentito dal team Backstair di Fanpage.it durante l'inchiesta Forza NuoVax, a rivendicare sostanzialmente di aver fatto iniziare le manifestazioni contro il Green pass non solo a Milano, ma anche nel resto di Italia. "Io ho fatto diventare le manifestazioni virali in Italia", diceva Zeno in un video social ripreso anche nell'inchiesta. In alcuni casi però, come a Roma, il 28enne tatuatore ha sostanzialmente perso il controllo delle piazze, come ad esempio avvenuto con Forza Nuova: "Sono persone che mi hanno un po' abbordato durante la manifestazioni di Milano, sembravano ben intenzionate però poi successivamente mi hanno solo usato per i loro scopi. Infatti c'era qualcosa che non mi convinceva".

La denuncia per ricettazione: ha scaricato e poi diffuso mille Green pass

Adesso il 28enne Zeno, che per la partecipazione ai cortei non autorizzati era già stato denunciato e sottoposto a un Daspo urbano, risulta indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico: "È da considerarsi senza ombra di dubbio uno dei protagonisti delle proteste in atto, in grado di condizionare le scelte degli attivisti grazie all'intensa attività di proselitismo ed incitamento allo svolgimento di iniziative illegali", ha scritto il capo del Pool dell'Antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, nel decreto di perquisizione dell'abitazione milanese di Zeno, dove secondo quanto riporta la Questura sono stati trovati e sequestrati un coltello "survivor", un tirapugni, un'accetta e due armi regolarmente detenute dal 28enne, titolare di un porto d'armi per uso sportivo. Ma i guai giudiziari del 28enne (li compirà il prossimo 16 dicembre) non si fermano qui: è stato infatti anche denunciato per ricettazione, assieme ad altri due soggetti, per aver diffuso via Telegram mille green pass intestati ad altrettanti soggetti e scaricati dal web.

Zeno aveva già chiesto sostegno pubblicando il suo Iban

Già negli scorsi giorni Zeno aveva pubblicato sul suo gruppo Telegram il proprio Iban e un conto PayPal, chiedendo una donazione a chiunque avesse voluto sostenere il progetto. Adesso, dopo le perquisizioni, è stata un'altra amministratrice della chat a chiedere un aiuto per il 28enne: "A seguito di ciò che è successo, si trova a dover affrontare spese non indifferenti". In tanti hanno già risposto di volerlo aiutare e molti riferiscono di averlo già fatto: e così può essere che il 28enne, dopo l'inchiesta della Procura, si ritrovi sul conto i soldi di qualche altro irriducibile No green pass disposto a tutto pur di proseguire nella protesta.

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