No green pass, in migliaia a Milano al corteo non autorizzato
Striscioni contro il green pass e la vaccinazione obbligatoria, slogan per chiedere giustizia per Giuseppe De Donno (la cui famiglia nel frattempo ha chiesto di non strumentalizzare la morte del medico) e per inneggiare alla libertà. Questo il canovaccio della manifestazione di protesta contro il green pass a Milano, coinvolta oggi come altre città d'Italia, da Roma a Napoli, nelle mobilitazioni di chi non approva le ultime decisioni del governo di rendere obbligatorio dal prossimo 6 agosto il green pass per accedere ad alcune attività legate alla vita sociale.
Davanti al tribunale slogan contro il governo
Alcune migliaia di persone – quasi diecimila in totale secondo l'agenzia di stampa Ansa nel momento di massimo afflusso, molte meno secondo un reporter di Fanpage.it presente alla manifestazione – si sono ritrovate dopo un passaparola sui social in piazza Duomo. Da qui si sono mosse per un corteo, non autorizzato, che ha sfilato per le vie del centro. Inibito, dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, il passaggio nella Galleria Vittorio Emanuele, la folla ha sfilato prima davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, e poi fino al tribunale. Qui i manifestanti hanno intonato slogan su "Norimberga", rinnovando gli assurdi accostamenti delle scorse manifestazioni tra il nazismo e l'attuale situazione pandemica, e hanno poi criticato il governo, urlando: "No green pass".
La manifestazione è stata assolutamente pacifica: non ci sono stati scontri né tensioni, a parte quando un passante ha urlato "vaccinatevi" all'indirizzo dei manifestanti, prima di essere allontanato. Poche le mascherine, che anche se non obbligatorie all'aperto sarebbero da indossare in presenza di assembramenti, come quello di questa sera. Dopo il momento di protesta davanti al Palazzo di giustizia la manifestazione è lentamente andata scemando.