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No green pass, dai divieti all’arrivo di Kennedy: cosa aspettarsi dal 17esimo sabato di protesta

Oggi i no green pass protesteranno contro il certificato verde per il 17esimo sabato di fila: il Viminale ha vietato però di passare per le vie del centro.
A cura di Giorgia Venturini
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Milano si prepara, per 17esimo sabato di fila, ad essere "invasa" dai manifestanti no green pass. Per la prima volta però il centro storico sarà blindato: durante la settimana il Viminale ha annunciato il divieto ai cortei di farsi strada tra le vie del commercio. L'obiettivo infatti è quello di dare respiro ai titolari dei negozi che da settimane si trovano costretti a chiudere la serranda una volta che passano i manifestanti davanti alle loro porte. L'allarme è stato lanciato anche da Confecommercio che ha quantificato in 4 milioni di euro le perdite per la giornata di oggi sabato 13 novembre. "Cifra che potrebbe aumentare se le manifestazioni continueranno anche per il weekend del black friday e quelli che precedono il Natale", ha precisato a Fanpage.it. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza.

La risposta ai divieti sui cortei no green pass

Bisognerà capire se i divieti dei manifestanti verranno rispettati. "Sarà il sabato della verità", come aveva precisato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Nei giorni scorsi si è sciolto anche il Comitato dei manifestanti che aveva il compito di scendere a trattativa con la Questura su orari e percorso da seguire durante i sabati pomeriggio: trattativa che ogni volta saltava sempre a poche ore dall'inizio del corteo perché i no green pass si rifiutavano di seguire il percorso stabilito dalla Questura. Oggi però il divieto di avvicinarsi al centro storico arriva direttamente da Roma: il Viminale ha obbligato i manifestanti a trasformare il corteo in un sit-in. E la risposta dei no green pass non tarda ad arrivare: su Telegram hanno chiamato tutti a raccolta attraverso un manifesto con cui si invita a "disobbedire al divieto di manifestare". Nel poster pubblicato sul gruppo "No green pass Milano", si legge che "chiunque vuole difendere il diritto a manifestare, sancito dalla nostra Costituzione a scendere in piazza, a mantenere l'appuntamento e il corteo che come ogni sabato si svolge a Milano" è invitato "a partecipare per respingere con la forza dei numeri questa manovra repressiva".

L'arrivo di Kennedy all'Arco della Pace

Nel pomeriggio di oggi è atteso alle 15 all'Arco della Pace Robert F. Kennedy Jr., uno dei leader globali del movimento no vax nonché nipote dell’ex presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald: è stato però allontanato pubblicamente dalla sua famiglia a causa delle sue teorie negazioniste sul Covid. Verrà come portavoce della sua associazione Children’s Health Defense che protesta contro le campagne vaccinali. Già ospite su La7, Kennedy ha tenuto a ribadire che "non sono contro il vaccino e non sono un no vax". E ancora: "Ma nessuno dovrebbe essere obbligato ad assumere una medicina che non vuole". Ma resta il fatto che Kennedy Jr, avvocato 67enne, fa parte delle 12 persone che da sole hanno creato disinformazione sui social contro il vaccino negli Stati Uniti: la lista è stata stilata mesi fa dal Center for Countering Digital Hate e dall’Anti-Vax Watc. Ora non resta che vedere quanta gente a Milano si riunirà per ascoltarlo.

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