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No green pass, cinquemila in corteo a Milano: cariche della polizia vicino alla stazione Centrale

Anche a Milano migliaia di persone hanno manifestato contro il Green pass. Da piazza Fontana sono partiti dei cortei non autorizzati che hanno cercato di raggiungere la stazione Centrale: ci sono stati contatti e momenti di tensione con le forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa. In tilt il traffico in tutta la città.
A cura di Francesco Loiacono
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Non solo Roma: anche a Milano si sono registrati momenti di tensione nel corso della dodicesima manifestazione di protesta contro il Green pass, che dal prossimo 15 ottobre sarà esteso anche ai luoghi di lavoro. I manifestanti, dopo il consueto passaparola sui social network, si sono ritrovati in piazza Fontana. Qui uno dei personaggi politici che stanno animando le proteste, il candidato sindaco Gianluigi Paragone, escluso per pochi voti dal Consiglio comunale, avrebbe cercato invano di dissuadere i manifestanti dal procedere con un corteo non autorizzato. Alla fine quindi da piazza Fontana è partita una manifestazione che, seguendo un tragitto non predeterminato, è arrivata nei pressi della stazione Centrale. Ed è stato qui che si è registrato un contatto tra la testa del corteo e le forze dell'ordine schierate in assetto anti sommossa, che hanno effettuato delle cariche di alleggerimento in via Vitruvio.

Traffico in tilt nel centro città

Alcuni dei manifestanti sono comunque riusciti a raggiungere piazza Duca d'Aosta, ma non sono riusciti a raggiungere i binari, dove probabilmente volevano bloccare i treni: gli accessi alla stazione erano stati blindati. Successivamente il corteo, che nel momento di massima affluenza ha raggiunto le migliaia di partecipanti, si è diretto verso piazzale Loreto: il traffico cittadino è rimasto completamente paralizzato per ore. Durante la manifestazione sono stati intonati i cori ormai noti inneggianti alla libertà e insulti al presidente del Consiglio Mario Draghi. In un video pubblicato sui propri social Paragone, leader di Italexit, ha poi minimizzato i disordini di Milano, dicendo: "Non ci sono stati disordini a Milano. I disordini ci sono stati a Roma, dove c'è sempre qualcuno che ha interesse a rovinare le feste". Paragone ha poi aggiunto che si augura che le manifestazioni a Milano "non si fermino mai fino al raggiungimento del risultato, cioè l'eliminazione del green pass".

Cgil in presidio anche a Milano dopo l'assalto a Roma

Intanto dopo l'assalto alla sede della Cgil nazionale a Roma, guidato dai leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, anche a Milano domani è stato convocato dal sindacato un presidio di tutte le forze democratiche ed antifasciste. Il raduno è fissato dalle 9.30 sul piazzale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano: "L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro. Un atto intollerabile e sintomatico di tempi potenzialmente bui e pericolosi che stiamo vivendo ma che siamo pronti a respingere", ha spiegato la Cgil Milano in una nota. “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata nel pomeriggio. Esponenti di Forza Nuova e del movimento no vax hanno vandalizzato l’ingresso di Corso d’Italia. A loro diciamo che abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. Ma a tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte nel rispetto della Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione" ha dichiarato Valerio Zanolla, segretario di Spi Cgil Lombardia.

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