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No alle dimissioni di Vittorio Feltri dopo la frase sui ciclisti: caos in Consiglio regionale

È stata respinta la mozione urgente presentata dal Pd per chiedere le dimissioni del consigliere regionale Vittorio Feltri (FdI). Il giornalista: “Non devo chiedere scusa, io ho le mie opinioni. Sono stato eletto dal popolo”
A cura di Francesca Del Boca
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Il Consiglio regionale della Lombardia nel caos dopo il no alle dimissioni di Vittorio Feltri
Il Consiglio regionale della Lombardia nel caos dopo il no alle dimissioni di Vittorio Feltri

È stata respinta in Consiglio regionale la possibilitàdi discutere la mozione urgente depositata del Partito Democratico per le dimissioni del consigliere di Fratelli d'Italia e direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri, in cui viene condannata ogni forma di incitamento alla violenza stradale. Ed è subito caos in aula, con i consiglieri dem che hanno sventolato in aria cartelli con le scritte "Feltri vergogna", e "Non si scherza con i morti in strada", protestando ad alta voce.

La frase delle polemiche: "I ciclisti? Mi piacciono solo se investiti"

La proposta era stata depositata a seguito della frase pronunciata dal giornalista in occasione di un evento pubblico a Milano: "I ciclisti? Mi piacciono solo se vengono investiti", aveva detto a proposito del tema delle piste ciclabili in città. Parole che hanno spinto un centinaio di ciclisti a formare un presidio sotto il palazzo di Regione Lombardia, nella mattinata di oggi, per chiedere a gran voce le dimissioni del consigliere in quota FdI.

"In questi giorni è stato molto pesante il silenzio da parte del partito e del presidente Fontana", il commento del capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, dopo che è stata respinta la mozione urgente. "Io credo che non si possa accettare in nessun modo che un rappresentante delle istituzioni offenda la memoria di chi ha perso la vita. La destra ha fatto una pessima figura oggi".

Le parole di Vittorio Feltri

Vittorio Feltri (LaPresse)
Vittorio Feltri (LaPresse)

"Io ho solo detto che le ciclabili sono una iattura per Milano, basta vedere il numero degli incidenti che ci sono stati. Non mi sembra di aver scoperto l'acqua calda. Ogni volta che succede un incidente mi auguro che il Comune tolga le piste ciclabili”, il commento del diretto interessato. "Perché dovrei chiedere scusa? Io ho le mie opinioni. Perché mi dovrei dimettere? Sono stato eletto dal popolo, non da quei quattro deficienti”.

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