Niente scuola il sabato per risparmiare sulla bolletta, Fontana rilancia la proposta in Lombardia
Aule vuote il sabato per contenere i costi delle scuole. "Togliendo il sabato, può essere una strada già sperimentata altrove senza conseguenze negative".
Sono le parole di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, a proposito dell'ipotesi settimana corta tra i banchi. Lo dichiara durante un collegamento radiofonico con Rtl 102.5, salutando l'inizio del nuovo anno scolastico: contro i rincari dell'energia, la proposta di tenere aperte le strutture scolastiche regionali dal lunedì al venerdì, senza più il sabato, potrebbe diventare presto concreta.
Quando? "Se saremo costretti a subire delle limitazioni faremo un ragionamento complessivo". Anche se, a detta del governatore lombardo, sarebbero altre le misure prioritarie: ad esempio "investire di più per rendere più autonomo il Paese".
La linea del governo nazionale
Stessa identica linea del governo nazionale, che sull'intraprendere la strada della settimana corta si mostra sì possibilista, ma con il freno a mano. "Le scuole devono essere le ultime su cui intervenire in merito ai temi energetici, dopodiché ci sono le autonomie delle scuole: se una scuola decide di organizzare una propria struttura può farlo, ma si parta dalla didattica", ha detto infatti il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
Chiudendo completamente la via all'ipotesi del giorno di didattica a distanza per tutti gli studenti durante la settimana. "Il governo non ha mai parlato della settimana corta a scuola", ha tagliato corto.
La settimana corta
Al contrario, di settimana corta per i lavoratori ormai invece si parla da un pezzo. Specialmente a Palazzo Marino, dove pian piano avanza la questione uffici comunali chiusi per un giorno a settimana, con i dipendenti a lavoro da remoto.
E mentre Comune di Milano, A2A e Politecnico stanno studiando un pacchetto di misure per contenere le conseguenze della crisi energetica, sul tema si era già fatto avanti il sindaco Beppe Sala.
"Sul tema dello smart working verrebbe da pensare che il meglio è un sistema in cui si garantisce giorni a settimana che parte dei dipendenti non vengano al lavoro, ma si conservi una presenza più o meno omogenea", aveva dichiarato. "Ma se si vuole risparmiare energia meglio chiudere il venerdì che il mercoledì, perché se chiudi al mercoledì ora che spegni e riaccendi è un problema".