Niente più pagella del primo quadrimestre al liceo classico Carducci di Milano: “Meno stress per tutti”
Dopo il liceo scientifico statale Piero Bottoni di Milano, anche il liceo classico Giosué Carducci dirà addio alla pagella e agli scrutini del primo quadrimestre. La decisione è stata presa dal collegio docenti il 18 ottobre ed è stata comunicata con una circolare e una lettera indirizzata a genitori e studenti e firmata dal preside.
La circolare del presidente del liceo classico
Nella circolare si legge che è stato approvato il "periodo unico": il collegio docenti ha precisato che, al termine del primo trimestre, si svolgerà comunque un consiglio di classe dedicato all'analisi sia dell'andamento del gruppo che di ogni singolo studente: "In particolare di quelli che mostrano carenze nelle discipline, i quali riceveranno – ugualmente che per le carenze nel comportamento – una lettera di segnalazione con un giudizio in riferimento al livello raggiunto e le indicazioni per il recupero".
La lettera inviata ai genitori e studenti
Lungo la lettera, invece, il preside ha precisato: "Voglio rassicurare tutti gli studenti sul fatto che il passaggio al periodo unico è una misura orientata in loro favore e per lo svolgimento più armonioso delle loro attività di studio". Ha poi voluto spiegare che troppo spesso "la vita dello studente è fatta di numeri, di punteggi, di punti, mezzi punti e della media fra questi. Ciò può indurre a pensare che la pagella intermedia possa addirittura rappresentare una sorta di sanatoria, così che, quando comincia il periodo successivo, tutti i voti si azzerano e il registro dei voti ricompare bello pulito, prima di ricominciare la dannata salita della media fatta di voti e voti mezzi".
Per il dirigente, il periodo unico in realtà "serve proprio a rendere più graduale il processo e soprattutto i progressi". Per il Collegio sono stati formulati, i punti di forza sono "al primo o al terzo, specie con materie nuove e materie con meno ore, il periodo unico permette un approccio meno impattante e i docenti che non vi conoscono hanno più tempo per osservare".
Invoglia inoltre "a una maggiore costanza ed efficacia nello studio, consente di calendarizzare meglio le verifiche e quindi offre la possibilità di organizzare e distribuire l’impegno allo studio". Inoltre, il dirigente sottolinea come questa esperienza finisca con ottimi esiti.