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Niente più amministrazione giudiziaria per Dior: “Continueremo a garantire condizioni di lavoro eque”

La misura di prevenzione era scattata lo scorso giugno, dopo che le indagini del tribunale di Milano avevano scoperto fenomeni di caporalato negli stabilimenti di fornitori esterni che producevano articoli in appalto o subappalto per Dior.
A cura di Alice De Luca
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Dior esce dall'amministrazione giudiziaria dopo otto mesi, con quattro mesi di anticipo rispetto alla scadenza prestabilita di un anno. Il tribunale di Milano ha infatti revocato la misura di prevenzione che aveva disposto lo scorso giugno, dopo che le indagini della Procura avrebbero rivelato fenomeni di caporalato all'interno di alcuni opifici nell'hinterland milanese che in appalto o in sub appalto avevano prodotto articoli in pelle per la maison francese.

Il tribunale ha deciso di revocare l'amministrazione giudiziaria in considerazione dell'"atteggiamento costruttivo" e della "reazione assolutamente positiva" della divisione manifatturiera di Dior, che avrebbe adottato "concreti ed efficaci interventi per l'attuazione del programma" indicato per "il superamento delle criticità, che non rivestivano carattere strutturale". Come annotato dal presidente del tribunale di Milano, Fabio Roia, "La Maison, che già si era attivata per rimodellare gli assetti interni, ha risolto il rapporto con i fornitori ‘a rischio' in tempi estremamente rapidi ed ha messo a punto una riorganizzazione aziendale, con presidi di controllo e con procedure per la selezione dei fornitori".

Tra gli interventi in questa direzione, il tribunale ricorda "la riorganizzazione e l'applicazione delle misure di controllo dei fornitori, il rafforzamento dell'organismo di vigilanza e l'inserimento in organico di ben 17 nuove figure professionali dedicate a rendere ancora più stringenti i presidi sulla catena di produzione".

La maison francese ha espresso in una nota ufficiale il suo apprezzamento per il riconoscimento ricevuto dal tribunale di Milano e ha assicurato che Dior "continua a monitorare e, nella misura del possibile e ove opportuno, a rafforzare le proprie procedure interne per continuare a garantire condizioni di lavoro eque e corrette a tutti coloro che, con dedizione e maestria, contribuiscono alla realizzazione di prodotti della più alta qualità". La casa di moda ha infine ribadito "con fermezza il proprio impegno nella tutela e nell'applicazione dei valori fondamentali di trasparenza, integrità e rispetto lungo l'intera filiera".

La revoca dell'amministrazione giudiziaria a Dior arriva a pochi giorni da una decisione analoga presa per la Giorgio Armani Operations, uscita anch'essa dalla procedura con due mesi di anticipo.

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