Niente dibattito pubblico sullo stadio, il comitato Sì Meazza: “Città sotto ricatto delle due squadre”
"La città di Milano è in mano al ricatto delle due squadre". Commenta così Gabriella Bruschi, presidente del Comitato Coordinamento San Siro, e membro anche del comitato trasversale Sì Meazza, la decisione tecnica che impedirebbe di fatto il dibattito pubblico richiesto dai Verdi sul futuro dell'attuale stadio San Siro, emersa perché mancherebbe il parere di legittimità: non lo permetterebbe la legge sugli stadi, ovvero la procedura scelta dai club. "Il tema è politico – ha aggiunto Bruschi – non vogliono affrontare il tema della ristrutturazione del Meazza, che è possibile, rispondendo solo che le squadre non vogliono, ma non è possibile che la città sia così ricattabile da due proprietari stranieri di due squadre di calcio. Il concetto a monte non sta in piedi".
Monguzzi: "Interverremo sul regolamento comunale, il dibattito si farà"
Secondo Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in consiglio comunale, l'ostacolo verrà superato presto. Il regolamento comunale consentirebbe la possibilità di applicare il dibattito pubblico su opere che superano i 5 milioni di euro fino però al limite dei 300 milioni, cifra superata dal progetto sullo stadio: "Non è un problema perché la delibera che indice il dibattito pubblico è firmata da tutti i capogruppo di maggioranza quindi politicamente è sostenuta – ha precisato Monguzzi – domani presentiamo una serie di interventi che eliminano questa interpretazione degli uffici del Comune". "Non è che non facciamo il dibattito pubblico per un cavillo di un regolamento che il Comune ha fatto sarebbe una cosa da ‘Scherzi a parte' – ha concluso Monguzzi – Supereremo questo cavillo in modo che non ci sia questa interpretazione, è un regolamento comunale quindi si può fare. Il dibattito pubblico si farà, il Comune non si può fermare sulla questione del dibattito pubblico per il parere di un ufficio".
Il Comitato: continueremo a parlare con i capigruppo in consiglio comunale
Il Comitato Sì Meazza non si dà per vinto: "Continuiamo a parlare con i capi dei gruppi in consiglio comunale perché non ha senso che un aspetto che riguarda una fetta così importante di popolazione e città venga decisa solo dal sindaco – ha precisato Bruschi – non è possibile non poter passare attraverso il consiglio comunale". Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Filippo Barberis "rimane molto sulle sue posizioni, dice solo che le squadre non vogliono e non ci provano nemmeno a convincerli" ha detto Bruschi mentre "il partito dei Verdi è sicuramente quello che ci sostiene di più". "Vedremo adesso con le nuove istanze che porteremo avanti con il nuovo comitato trasversale ‘Sì Meazza', ma non ci arrendiamo".