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Niente Ambrogino d’oro a Massimo Boldi: “Peggio per loro, io ho il pubblico, la famiglia e Milano”

Massimo Boldi non sarà tra i 15 milanesi che il 7 dicembre riceveranno l’Ambrogino d’oro. Intervistato da Fanpage.it, “Cipollino” sostiene che è “pazzesco” il fatto di non essere stato scelto: “Sono 50 anni che faccio questo lavoro, altri molto meno”.
A cura di Enrico Spaccini
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Massimo Boldi (foto da LaPresse)
Massimo Boldi (foto da LaPresse)

Milano è pronta a celebrare i suoi cittadini ai quali il prossimo 7 dicembre sarà conferita la massima onorificenza della città: l'Ambrogino d'oro. Molti nomi illustri saranno presenti al Teatro Dal Verme, dal cardiochirurgo Emad Al Jaber alla prima donna italiana a essersi laureata in ingegneria aeronautica al Politecnico Amalia Ercoli Finzi, passando per il ricordo di Giulia Tramontano. I consiglieri milanesi avevano proposto in tutto 240 candidati, ma solo 15 di loro (più cinque alla memoria) riceveranno la Medaglia d'oro e tra i grandi esclusi, ce n'è uno che spicca su tutti: Massimo Boldi.

"Peggio per loro"

Il "Cipollino" di Luino, ma milanese sin dall'età di 11 anni nonché grande tifoso del Milan, era stato candidato dal capogruppo della Lega a Palazzo Marino Samuele Piscina. "Non sapevo di non essere stato scelto, me lo state dicendo voi ora", ha dichiarato il comico a Fanpage.it, "se hanno pensato di non darlo a Boldi, è pazzesco. È un riconoscimento che se non lo danno a me, è peggio per loro".

Quest'anno c'è solo un esponente del mondo dello spettacolo che salirà sul palco del Teatro Dal Verme per ricevere la medaglia, e sarà Andrea "Pucci" Baccan (anche lui candidato da un esponente della Lega, Silvia Sardone). "Io sono 50 anni che faccio questo lavoro, altri molto meno", commenta Boldi, "comunque faccio i miei complimenti a Pucci".

L'Ambrogino di Boldi

Non è di certo la prima volta che Massimo Boldi viene dato come possibile vincitore dell'Ambrogino d'oro: simbolo della comicità del Nord Italia, ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare attraverso i suoi film, le apparizioni in tv e i tormentoni diventati parte del linguaggio comune (come non citare "Bestia che dolore" e "Me la ciula… me la ciula"). Tuttavia, quella medaglia ancora non l'ha ricevuta: "Sì ogni tanto se n'è parlato, ma non è che ci abbia mai pensato in tutto questo tempo".

Un'altra candidatura, magari già per il prossimo anno, sarà comunque ben accetta, e poco importa se dovesse arrivare da un'altra forza politica: "Non sono malleabile a situazioni politiche", afferma Boldi, anche se poi ammette: "Una volta, quando c'era Berlusconi… Adesso non c'è più". Al "Cipollino" non resta quindi che continuare a godersi il suo personale Ambrogino d'oro: "Il mio premio è il pubblico, la mia famiglia e la mia Milano", poi chissà: "Se non arriverà la medaglia, pazienza".

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