Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage familiare di Samarate: “Mio padre mi ha scritto per Natale”
Alessandro Maja ha scritto una lettera al figlio Nicolò augurandogli buon Natale. A dirlo, nella giornata di ieri giovedì 28 dicembre, è stato proprio il ragazzo durante la trasmissione La Vita in Diretta in onda su Rai Uno.
Il padre è stato condannato all'ergastolo
Il giovane è l'unico sopravvissuto alla strage di Samarate, compiuta dal padre dove sono morte la madre e la sorella: "Ormai i natali non saranno più come una volta. Mi scrive come se la mia vita fosse uguale a prima ma non lo sarà più, perdono non ci può essere". Non è la prima volta che l'ex architetto, condannato all'ergastolo, scrive al ragazzo.
Già a maggio 2023, molto tempo prima della sentenza, gli aveva inviato una lettera in cui chiedeva perdono di quello che aveva fatto: "Ho commesso un reato imperdonabile e chiedo perdono, non so come scusarmi".
Nicolò Maja: "Sogno ancora di fare il pilota"
Quella notte solo Nicolò sopravvisse alla furia omicida del padre: il giovane è finito in coma per le gravi ferite riportate. Dopo mesi di agonia, si è risvegliato e piano piano ha iniziato a recuperare. Ieri pomeriggio, ha inoltre spiegato di star aspettando di essere sottoposto a un intervento chirurgico alla testa.
A prendersi cura di lui ci sono i nonni Ines e Giulio: "Chiediamo che Dio ci dia un po' di salute e di stare qui per lui", ha detto il nonno. "È solo lui infatti che ci dà la forza, altrimenti noi saremmo già da mia figlia e da mia nipote". E mentre termina tutti gli iter di recupero, Nicolò sogna ancora di fare il pilota: "Il mio sogno sarebbe quello di poter fare il pilota e pilotare di nuovo gli aerei".