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Nico Acampora, il pizzaiolo che assume ragazzi autistici deriso sui social: “È un mitomane”

Il fondatore di Pizzaut, progetto di ristorazione sociale a Cassina de’ Pecchi, si sfoga contro le critiche sul web: “Mi hanno chiamato padre frustrato, pazzo, handicappato. Adesso anche mitomane e analfabeta”.
A cura di Francesca Del Boca
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La foto di Acampora con papa Francesco pubblicata sul profilo Facebook di PizzAut
La foto di Acampora con papa Francesco pubblicata sul profilo Facebook di PizzAut

Più il sogno è grande, più grandi sono le critiche da affrontare.

È successo anche a Nico Acampora, fondatore del progetto di ristorazione sociale dedicato ai giovani autistici Pizzaut: l'insulto è arrivato da una pagina social che l'ha preso di mira, facendo uno screenshot da un suo post e bollandolo davanti a migliaia di seguaci come "il mitomane del giorno".

Nico Acampora bullizzato sui social

"Per raccattare qualche like, gli amici della pagina Adotta anche tu un analfabeta funzionale decidono di Bullizzarmi e darmi dell'Analfabeta e soprattutto del Mitomane", ha scritto Nico Acampora sul profilo virtuale di Pizzaut.

"Prendono un mio post che qualche giorno fa ha fatto oltre 12mila like, un post scritto mentre tornavo da un viaggio a Roma dove ero stato a parlare di autismo. Lo prendono, lo decontestualizzano, e mi danno del Mitomane, offendendo me e non solo me".

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"Mi hanno chiamato Padre frustrato"

Parole di sdegno, anche se non certo di stupore. "Mi hanno chiamato in tanti modi, ma analfabeta funzionale mai". Sì, perché la strada della pizzeria di Cassina de' Pecchi dove i ragazzi autistici possono trovare un lavoro e rendersi indipendenti, è stata lastricata di difficoltà e offese di ogni genere.

"Quando ho inventato PizzAut, la pizzeria gestita da ragazzi autistici, mi hanno chiamato in molti modi. Una neuropsichiatra mi chiamò Padre Frustrato che non si arrende alla disabilità di suo figlio e si inventa progetti irrealizzabili".

La strada difficile per inseguire un sogno

E non è finita. "Il direttore di banca a cui chiesi il mutuo per avviare il ristorante mi disse "Acampora, il progetto le fa onore, ma lei è matto se pensa che qualcuno le farà un prestito per questo". Un hater mi ha scritto che sono più Handiccapato dei miei ragazzi…Forse qualcun altro, come voi, mi ha chiamato mitomane quando ho raccontato che stavo aprendo un secondo ristorante a Monza per assumere altri 25 ragazzi autistici".

Ma niente può fermare Nico Acampora. Che infatti a conclusione del post si rivolge direttamente ai responsabili della pagina che lo ha bullizzato sui social. E senza fare una piega scrive: "Vi abbraccio". 

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