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Nessuna via intitolata a Silvio Berlusconi a Milano prima di 10 anni, Sala: “C’è rispetto, ma nessuna eccezione”

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala allontana la possibilità di intitolare una vita o una piazza a Silvio Berlusconi. La regola prevede che dovrebbe passare 10 anni dalla morte: “Nessuna eccezione”.
A cura di Giorgia Venturini
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Oggi mercoledì 12 giugno, a un anno dalla morte di Silvio Berlusconi, a Milano si torna a parlare della possibilità di intitolare strade o piazze al leader di Forza Italia. C'è chi propone infatti, ma già pochi giorni dopo il funerale, di fare uno strappo alle regole: si propongono deroghe alla norma dei 10 anni che dovrebbero passare dalla morte prima di potergli dedicargli vie o piazze nel capoluogo lombardo. Una regola che il sindaco Giuseppe Sala ha ribadito, a margine di una conferenza stampa, non aver intenzione di cambiare: "No, deroghe è impossibile. Ripeto, c'è il rispetto della persona però deroghe non le faremo. L'ho detto più volte, quindi rimaniamo su questa posizione".

La figlia Barbara: "È stato il leader politico più perseguitato"

L'ex presidente del Consiglio è morto il 12 giugno del 2023 all'età di 86 anni: i mesi prima era stato ricoverato più volte a seguito di una leucemia mielomonocitica cronica. Il 14 giugno si sono svolti a Milano i suoi funerali di Stato. La figlia Barbara Berlusconi nel corso di un'intervista rilasciata al TG1 in questi giorni aveva precisato: "È stato il leader politico più perseguitato al mondo con più di 400mila udienze e 86 processi". Sottolineando allo stesso tempo che è stato molto amato: "Molto amato perché ha sempre difeso la libertà come diritto naturale dell'uomo in contrapposizione a uno stato più oppressivo e non al servizio dei cittadini, come invece lui auspicava".

L'eredità di Silvio Berlusconi: la gestione della villa di Arcore

Nei mesi successivi la sua morte, sono emerse indiscrezioni su come verrà gestito il patrimonio di Silvio Berlusconi. Una tra tutte la famosa villa di Arcore, in Brianza, nonché la residenza preferita dall'ex presidente. Le intenzioni dei figli non sarebbe certo quella di venderla, ma di destinarla come sede di una futura fondazione a nome del padre. A vivere le stanze della villa ora ci sarebbe l'ultima compagna di Silvio Berlusconi, Marta Fascina che si era unita in un "finto matrimonio" con il Cavaliere a Villa Gernetto, piena Brianza. Da qui l'indiscrezione che gli eredi dell'ex leader di Forza Italia la vogliano fuori dalla residenza brianzola. Ma la deputata Marta Fascino avrebbe smentito: certo è che ora continuerà a vivere nella storica residenza insieme al padre e alla zia.

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