video suggerito
video suggerito

Nessun Ambrogino alla memoria per Luca Attanasio: le scuse del Consiglio comunale

Il sindaco di Milano incontrerà la famiglia di Luca Attanasio il 22 dicembre, dopo che il padre ha espresso in una lettera il suo dispiacere per il mancato Ambrogino.
A cura di Ilaria Quattrone
164 CONDIVISIONI
Immagine

"Non chiedo medaglie per i nostri caduti, ma giustizia e verità su una vicenda che a distanza di quasi dieci mesi presenta ancora molti punti da chiarire": con queste parole, espresse in una lettera inviata al quotidiano "La Repubblica", il padre di Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in Congo lo scorso 22 febbraio, ha mostrato il suo dispiacere per il fatto che l'amministrazione comunale di Milano abbia dimenticato il figlio nell'assegnazione dell'Ambrogino per la memoria.

Il sindaco incontrerà la famiglia il 22 dicembre

"Una dimenticanza frutto della corta memoria che a volte hanno le istituzioni", scrive ancora il padre. Il primo cittadino, Giuseppe Sala, incontrerà la famiglia il prossimo 22 dicembre. E intanto alcuni consiglieri comunali esprimono la loro solidarietà e rammarico per quanto accaduto. Repubblica riporta infatti le parole del capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, Carlo Monguzzi, che definisce quanto accaduto "una dimenticanza imperdonabile". Dello stesso avviso anche Alessandro Verri della Lega che ammette come siano state fatte le candidature poco dopo le elezioni "e sicuramente da parte nostra c'è stato poco tempo per poter riflettere su candidature più ampie".

Le proposte dei consiglieri

Altri consiglieri hanno proposto convegni, intitolazioni di vie e altri riconoscimenti: "Ci lavoreremo già a partire dai prossimi giorni", assicura Andrea Mascaretti di Fratelli d'Italia. Gabriele Rabaiotti, capogruppo della Lista Sala, ha invece proposto di ripensare al metodo di assegnazione degli Ambrogini. Rabaiotti infatti sostiene che sarebbe bello se le candidature arrivassero tramite un comitato civico "e non attraverso i partiti". Idea condivisa dalla presidentessa del Consiglio Comunale, Elena Buscemi: "È un metodo di assegnazione che va rivisto perché ha forti limiti".

164 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views