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Neonata muore a un’ora dal parto, aperta un’indagine: “Mamma fatta partorire dopo il termine”

I genitori chiedono alla Procura di fare piena luce su quello che è accaduto all’ospedale di Como: “Il termine della gravidanza era scaduto da una settimana, nessun controllo in sette giorni”. La replica dell’ASST: “La mortalità perintatale è rara, ma esiste”
A cura di Francesca Del Boca
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Neanche un'ora di vita. È morta poco dopo il parto all’interno del reparto maternità dell’ospedale Valduce la piccola Arwa, figlia di due coniugi residenti a Como. Un decesso apparentemente senza spiegazioni, avvenuto all'improvviso dopo una gravidanza tranquilla e un ultimo controllo che non aveva destato nessuna preoccupazione. Per questo motivo i genitori hanno deciso di rivolgersi alla Procura, che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo ora sulla scrivania del sostituto procuratore Giuseppe Rose, che ha proceduto affidando l’incarico per l’autopsia.

La bambina è venuta alla luce il 19 ottobre scorso, alle 12 in punto. Solo 50 minuti dopo, la morte. Ma adesso sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti non ci saranno solo i drammatici momenti in sala parto: fondamentale sarà la ricostruzione, secondo i genitori, del periodo gestazionale.

Secondo quanto riferito dal padre nella denuncia, infatti, la moglie aveva affrontato l’ultimo controllo medico il 12 ottobre, in coincidenza con la data ipotizzata per il termine della gravidanza e il parto: da quella visita non sarebbe emerso niente di preoccupante, e i genitori erano stati rimandati a casa. La piccola, stando al parere dei medici, non è ancora pronta per nascere. Da lì, per sette giorni, più nessun controllo. 

Una situazione ben diversa si sarebbe verificata solo una settimana dopo, il 19 ottobre, quando la coppia (che ha già un altro figlio) si è presentata in ospedale per un altro esame, a loro dire fissato dagli stessi medici. I quali, in men che non si dica, spediscono la donna in sala parto. Cinquanta minuti dopo, la terribile notizia.

"È difficile ricordare un dramma simile", sono state le parole del direttore sanitario del Valduce Riccardo Bertoletti al quotidiano La Provincia di Como. "La donna è arrivata in Pronto soccorso con una gravidanza già a termine e un'evidente sofferenza fetale. Ci siamo precipitati cominciando già all’ingresso le procedure per effettuare un cesareo urgente". Ma, nonostante la corsa, la neonata non c’è l’ha fatta. "La mortalità perinatale è per fortuna oggi molto rara. Ma purtroppo un margine di pericolo, pur limitato, esiste".

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