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Neonata morta poco dopo il parto, tre medici indagati: non si sarebbero accorti che stava soffocando

Nel settembre 2021 una bambina era morta poche ore dopo il parto. Tre medici dell’ospedale San Paolo ne avrebbero causato il decesso con una serie di errori. Ora sono indagati per omicidio colposo.
A cura di Fabio Pellaco
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Sono stati rinviati a giudizio i tre medici dell'ospedale San Paolo di Milano che, commettendo una serie di errori medici, avrebbero causato la morte di una neonata poche ore dopo il parto. I medici sono accusati di omicidio colposo per "negligenza, imprudenza e imperizia gravi".

Tre medici accusati di aver commesso errori durante il parto

La morte della piccola Angelica, questo il nome che i suoi genitori le avevano dato, era avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 settembre 2021 nel reparto di ostetricia e ginecologia. Secondo quanto riportato nelle carte che porteranno a processo i tre medici, questi avrebbero provocato la morte della neonata "per insufficienza multiorgano determinata da gravissima asfissia perinatale cui faceva seguito encefalopatia ipossicoischemica". In sostanza, gli organi della piccola sarebbero collassati per una carenza di ossigeno nel sangue. In ogni caso, la bimba, anche se posse sopravvissuta, avrebbe avuto gravissimi danni celebrali.

Secondo la Procura, la madre di Angelica, 36enne, sarebbe arrivata in ospedale intorno alle 21 in perfette condizioni di salute. I medici però non avrebbero valutato correttamente le "evidenti anomalie del tracciato Ctg (che verifica il benessere del feto, ndr) con grave sottovalutazione delle alterazioni del battito cardiaco fetale che già facevano presagire una grave ipossia".

La gravidanza non aveva avuto complicazioni

I medici, secondo l'accusa, non avrebbero attuato le consuete procedure predisponendo un cesareo d'urgenza, ma avrebbero ulteriormente peggiorato le condizioni del feto esponendolo a un'agonia di quasi 30 minuti. La neonata è stata poi trasportata alla Clinica Mangiagalli dove il personale medico ha tentato disperatamente di rianimarla, senza però avere successo.

L'indagine sull'accaduto era partita dalla denuncia della famiglia che aveva denunciato il peggioramento del quadro clinico della piccola dopo l'arrivo all'ospedale San Paolo. La gravidanza, infatti, era andata avanti tranquillamente, senza alcuna complicazione.

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