Neonata abbandonata nel parcheggio dell’ospedale a Monza: può essere adottata?
Era appoggiata sul cofano di un'automobile rossa, parcheggiata fuori dal Pronto soccorso del San Gerardo di Monza. E dentro quella scatola da scarpe, una neonata.
Così un'ostetrica dell'ospedale, in pausa dal turno di notte, ha fatto una scoperta incredibile. La piccola, sei ore circa di vita, era avvolta in una coperta azzurra e indossa il pannolino. Pulita, in buone condizioni di salute. Sistemata con cura dalla madre in quella culla improvvisata. Ma della donna, in quel parcheggio buio, nessuna traccia.
Che ne sarà quindi della neonata abbandonata, chiamata Alice come la donna che le ha salvato la vita? In tanti, in queste ore, chiedono a gran voce di poterla adottare. Ma sarebbe davvero possibile?
La priorità alla famiglia d'origine
La piccola, per il momento, è affidata ai servizi sociali e si trova presso la fondazione “Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma". In attesa di trovare una casa, e qualcuno che le voglia bene.
Prima di dichiarare l'adottabilità sarà però necessario prima verificare se ci siano parenti (fino al quarto grado) disposti a prendersi cura di lei. Ricerca sicuramente lunga, dal momento che l'identità della madre è ancora avvolta nel mistero. Nel frattempo, Alice dovrà rimanere in una casa famiglia oppure ospite da una famiglia affidataria.
E se la madre ci ripensa?
In ogni caso, se i famigliari hanno la priorità, il discorso ancora di più vale per la madre: se la donna dovesse ripensarci, infatti, avrebbe addirittura dieci giorni di tempo per riconoscere la figlia senza incappare nel reato di abbandono di minore (per il quale si rischiano fino a cinque anni di carcere).
Quando potrebbe essere adottabile
Solo una volta certificato lo stato di abbandono e l'assenza di genitori o parenti che si prendano cura di Alice, insomma, il Tribunale dei Minori potrà dichiararne ufficialmente l'adottabilità.
Sarà allora che verrà selezionata la famiglia che otterrà il preaffido di circa un anno, ossia un periodo di tempo fatto di visite e controlli prima dell'adozione definitiva.
Quali sono i requisiti della famiglia adottiva
Quali dunque i requisiti per accedere a questa procedura?
I due richiedenti devono essere sposati da minimo 3 anni (inclusa la convivenza, ma va certificata), devono risiedere in Italia e devono superare la valutazione dei servizi sociali sulle loro capacità, il loro livello economico e la loro affidabilità. In più, la differenza di età tra il minore e i genitori adottivi non deve superare i 45 anni.