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Negano il trasporto a un ragazzo con disabilità perché lo ritengono “pericoloso”: la famiglia protesta

A un ragazzo di Medole (Mantova) con disabilità psichica è stato negato il servizio di trasporto a scuola che gli spetta. Così, la famiglia è costretta a occuparsene a sue spese, quando in realtà dovrebbe essere offerto dal Comune.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un minorenne di Medole (Mantova) con disabilità psichica è rimasto senza servizio di trasporto per andare alla Casa del Sole, l'associazione no profit che si prende cura di giovanissimi con difficoltà. Così, la sua famiglia è costretta a muoversi in autonomia per accompagnarlo ogni giorno. Quel servizio, però, al ragazzo spetterebbe di diritto e dovrebbe essere gratuito, perché pagato dal Comune. Tuttavia, quest'anno la ditta appaltatrice pare non sia più disposta ad occuparsene perché lo ritiene pericoloso per le altre persone, nonostante chi lo ha seguito fino a poco tempo fa non si è mai lamentato del suo comportamento.

Il servizio trasporto negato

Come riportato da La Gazzetta di Mantova, il ragazzo in questione è affetto da una particolare patologia psichica che richiede molta attenzione e preparazione. Inoltre, le sue difficoltà aumenterebbero quando si arriva alla fine dell'anno scolastico e al nuovo avvio a settembre. Fino all'anno scorso, il minore era accompagnato da un volontario e un mezzo appaltato dal Comune. Non ci sarebbero mai stati grandi problemi e l'educatore della Casa del Sole che si è occupato di lui non si è mai lamentato del suo comportamento.

Ora, però, la ditta appaltatrice del servizio di accompagnamento pare non volerlo più gestire. La motivazione è che non sarebbe possibile trasportarlo in sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le altre persone sul mezzo.

La famiglia chiede quanto le spetta di diritto

In questo modo, però, si nega la garanzia di un servizio gratuito e qualificato che spetta di diritto a una persona con le difficoltà di questo ragazzo, che richiede particolari attenzioni da parte del personale addetto al trasporto. In questi ultimi giorni è la famiglia che sta provvedendo al suo trasporto, ma non smette di chiedere quanto le spetta.

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di un'auto con autista che si occupi di accompagnare il ragazzo a scuola, ma comunque sarebbe necessaria la presenza di un'altra persona che si occupi di lui durante il tragitto. Ora la questione è passata nelle mani degli avvocati.

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