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‘Ndrangheta in Lombardia, condanna definitiva a 7 anni e 6 mesi per l’ex assessore Zambetti

La Cassazione ha confermato la condanna in appello a 7 anni e 6 mesi per l’ex assessore regionale Domenico Zambetti, in carica durante la giunta di Roberto Formigoni. Era stato arrestato durante l’operazione della Dda di Milano nel 2012 per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso: il politico si era assicurato preferenze durante le elezioni del 2010 facendo “affari” con la ‘ndrangheta. Confermate le condanne anche per gli altri imputati: Ambrogio Crespi, fratello di Luigi ex sondaggista di Silvio Berlusconi, è stato condannato a 6 anni, a 8 anni Ciro Simonte, a 4 anni e 4 mesi per Eugenio Costantino. Era quest’ultimo il filo diretto con la criminalità organizzata.
A cura di Giorgia Venturini
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È arrivata la condanna definitiva in Cassazione per Domenico Zambetti. L'ex assessore regionale, in carica durante la giunta di Roberto Formigoni, dovrà scontare in carcere 7 anni e 6 mesi per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso, confermando così la sentenza di secondo grado e rigettando la richiesta di assoluzione per il primo capo d'accusa presentata dal procuratore generale durante la requisitoria. Confermate le condanne anche per gli altri imputati: Ambrogio Crespi, fratello di Luigi ex sondaggista di Silvio Berlusconi, è stato condannato a 6 anni, a 8 anni Ciro Simonte, a 4 anni e 4 mesi per Eugenio Costantino. Era quest'ultimo il filo diretto con la ‘ndrangheta: è infatti ritenuto il referente della cosca Di Grilllo-Mancuso, già condannato a una precedente pena di 11 anni.

Il patto con la ‘ndrangheta per assicurarsi l'elezioni del 2010

Bisogna risalire al 2012 e a quell'operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che aveva svelato "patto di scambio politico-mafioso che prevedeva a fronte dei rappresentanti delle cosche di procurare un pacchetto cospicuo di voti nella misura di circa 4mila preferenze a suo favore, voti che sapeva sarebbero stati raccolti mediante la pressione della forza di intimidazione dell’associazione mafiosa". Concluse le indagini Zambetti si era presentato davanti ai giudici che avevano emesso una sentenza di primo grado a 13 anni e 6 mesi successivamente dimezzati in una sentenza in appello il 23 maggio del 2018 quando i giudici, presieduti da Oscar Magi, gli avevano concesso le attenuanti generiche. Stando sempre a quanto ha sostenuto l'accusa durante tutto il processo Zambetti aveva "falsato il risultato di elezioni importanti come le Regionali del 2010″ mettendo in "affari" con alcuni affiliati di ‘ndrangheta. Nel dettaglio, Zambetti per assicurarsi 11.217 voti nelle Regionali 2010 aveva "comprato" un pacchetto di 4mila dalla criminalità organizzata per 200mila euro. Dopo 9 anni arriva la condanna definitiva.

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