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Nato sordo, con l’impianto cocleare diventa poliglotta a 17 anni: “Un successo per tutti”

Un 17enne nato sordo grazie all’impianto cocleare ora riesce a sentire e a parlare in modo fluente tre lingue. Eliana Cristofari, responsabile dell’equipe di Audiovestibologia all’ospedale di Circolo di Varese: “I suoi traguardi sono un successo per noi e per gli altri pazienti”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un 17enne nato sordo è stato sottoposto da piccolo a un intervento per la collocazione dell'impianto cocleare. Ora non solo riesce a sentire, ma riesce anche a parlare in modo fluente italiano, francese e inglese. "I suoi traguardi rappresentano un successo anche per noi e per tutti i pazienti che si affidano all'Audiovestibologia", ha commentato Eliana Cristofari, responsabile dell'equipe specializzata all'ospedale di Circolo di Varese.

L'impianto cocleare

Come raccontato dalla dottoressa Cristofari, il ragazzo è stato sottoposto all'intervento quando aveva 3 anni. Di solito, per questo tipo di operazione, si tende ad agire ancora prima, in modo da facilitare il processo di apprendimento del bambino.

"La famiglia del ragazzo abitava in un'altra regione", ha spiegato la responsabile dell'equipe di Audiovestibologia varesina, "aveva già 3 anni ma questo non ha compromesso il suo percorso". Anzi, come ha spiegato Cristofari, nel suo caso si è svolto tutto senza sostegni particolari e con una logopedia non più lunga della norma.

L'impianto cocleare, infatti, mima il funzionamento della coclea, l'organo dell'orecchio a forma di chiocciola, e permette di ricevere le onde sonore traducendole in stimolo elettrico per il nervo acustico. Basta una piccola incisione dietro l'orecchio del paziente per inserire gli elettrodi che restano, così, nascosti a chi guarda dall'esterno e garantiscono a chi nasce sordo la possibilità di sentire.

"Con la tecnologia, la possibilità di vivere una vita piena e completa"

Ora quel bambino ha 17 anni e conseguendo il Cambridge First Certificate ha avuto la conferma di saper parlare già tre lingue in modo fluente. La sua storia è simile a quella dei quasi mille pazienti che si sono già sottoposti a questo tipo di intervento all'ospedale di Circolo, su un totale di oltre duemila impianti effettuati.

"La tecnologia e la scienza oggi danno la possibilità di superare la sordità e di permettere a chi nasce sordo non solo di sentire, ma anche di avere tutto quello che l'udito comporta", conclude Cristofari: "La possibilità di parlare, anche in lingue straniere, ma soprattutto di vivere una vita piena e completa come quella di chiunque".

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