Nato con una cardiopatia congenita, bimbo salvato all’ospedale di Bergamo: a 8 mesi ha già avuto 2 interventi
Leone di nome e di fatto. È la storia di un bimbo coraggioso di 8 mesi: il piccolo è stato operato due volte, a dieci giorni di vita e poi a poco più di sei mesi dai medici dell'ospedale di Bergamo. La madre, la 36enne Simona Guidi, era incinta al quinto mese quando i medici hanno riscontrato nel piccolo che teneva in grembo una grave cardiopatia congenita. Ora Leone sta bene, cresce come tutti gli altri bimbi della sua età. Resta comunque moderato dai medici e tra qualche anno forse dovrà subire un'altra operazione. Ma Leone sta bene.
A La Repubblica la madre ha rilasciato un'intervista e spiega questi mesi post parto e post operazioni: "Affrontiamo la vita così, giorno dopo giorno: ci vuole coraggio, ci vuole forza, ma ce la stiamo facendo". Poi la mamma spiega che Leone mangia e gioca. Si spera in "una vita il più normale possibile. E questo per noi è un regalo senza prezzo".
La donna spiega che il primo sospetto è arrivato dopo una visita ginecologica privata, poi c'è stata la conferma in ospedale a Brescia e infine al trasferimento dagli specialisti dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. "I medici ci hanno sempre detto cosa ci attendeva, ma abbiamo deciso di portare avanti la gravidanza".
Poi Simona Guidi spiega: "Durante la gravidanza: è stata una doccia fredda. Mai ci saremmo aspettati una cosa del genere". Ma per lei purtroppo è la seconda "doccia fredda": "Quando avevo 30 anni, mi era stato diagnosticato un raro tumore celebrale, un oligodendroglioma, per il quale sono stata sottoposta a un intervento di asportazione a Verona, e a causa del quale tutt’ora sono seguita costantemente, con controlli ogni sei mesi, sempre appunto all’ospedale di Bergamo". Poi la notizia della malattia anche del piccolo Leone.
Ma in tutti i due casi c'è stato il lieto fine. Il piccolo è "tornato a casa il giorno prima del compimento di due mesi: una grande festa per tutta la famiglia, anche perché durante il ricovero solo io e mio marito avevamo potuto vederlo. Gioele, l'altro nostro figlio, ha conosciuto il fratellino solo due giorni prima che fosse dimesso". Ora la famiglia vive giorno dopo giorno. Tutti però sono a casa e stanno bene.