Nataly Quintanilla uccisa dal compagno a Milano, la ricostruzione minuto per minuto della notte dell’omicidio
![Pablo Gonzales Rivas, a sinistra (foto di Fanpage.it) e Johanna Nataly Quintanilla Valle, a destra (foto da Facebook)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2025/02/Pablo-Gonzales-Rivas-Johanna-Nataly-Quintanilla-Valle-milano-scomparsa-1200x675.jpg)
"Quella sera Nataly è uscita di casa con una valigia mentre dormivo, non ho sentito niente", aveva raccontato a tutti Pablo Gonzalo Rivas, mentre da due settimane proseguivano a Milano le ricerche della sua compagna Johanna Nataly Quintanilla. Ma il 48enne è presto crollato durante un lungo interrogatorio, messo davanti alle sue contraddizioni e all'evidenza: le telecamere di sorveglianza che puntano sul condominio di piazza dei Daini che da anni condivideva con Nataly lo immortalano proprio mentre esce di casa con un borsone, quello dove è nascosto il cadavere della fidanzata (ancora non rinvenuto).
La notte dell'omicidio di Johanna Nataly Quintanilla
Sono le 17.09 del 24 gennaio quando il 48enne torna a casa al volante della sua Fiat Punto grigia. La compagna Nataly, come lui originaria di El Salvador e al suo fianco da vent'anni, lo raggiunge quasi due ore dopo nel monolocale al piano terra che la coppia condivide da circa sette anni: la donna, che lavora come babysitter e colf da una dottoressa milanese, entra in casa intorno alle 18.51 per non uscire mai più da quella porta.
È quella sera che si consuma l'omicidio, per motivi ancora da chiarire. Quel che è certo è che Rivas esce dallo stabile alle 1.52, si dirige verso la cantina e riappare con un borsone da palestra a tracolla. Lo stesso borsone che il 48enne trascinerà a fatica, questa volta pieno, alle 2.42. Dentro c'è il corpo della fidanzata, caricato sui sedili posteriori della Punto parcheggiata in cima alla rampa.
Alle 2.47, l’uomo riporta l’auto nel box, rientrando nel monolocale di piazza dei Daini alle 3.32. Alle 4.39, il telefono di lei si spegne. Il giorno dopo, alle 18.33, Rivas riprende la Punto e parte verso le campagne di Treviglio attraversando Bresso, Gessate e Inzago sulla Statale 11 Padana Superiore. Il percorso è tracciato dalle celle telefoniche e si conclude nei pressi di Cassano d’Adda: qui il 48enne scarica il cadavere della donna, "in un fosso senza acqua, vicino a una rotonda", per poi fare ritorno in Bicocca circa mezzora dopo.
La denuncia di scomparsa una settimana dopo
Uno dei primi punti sospetti di questa storia è stato il ritardo della denuncia: Rivas infatti ha presentato l'esposto per la scomparsa della compagna il 31 gennaio, una settimana dopo la sparizione, nonostante la datrice di lavoro della donna avesse segnalato che Quintanilla non si fosse presentata al lavoro già la mattina del 25 gennaio. "Ho aspettato una settimana perché non pensavo potesse esserle accaduto qualcosa – aveva spiegato il 48enne di El Salvador a Fanpage.it – credevo fosse da un'amica".