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Nascondono cocaina e microcellulari negli evidenziatori e li spediscono ai detenuti: indaga la Procura

Droga e microcellulari arrivavano ai detenuti del carcere di Bergamo nascosti negli evidenziatori. La Procura ha aperto un’inchiesta a riguardo. Non è comunque la prima volta che sostanze stupefacenti trovano il modo di entrare.
A cura di Enrico Spaccini
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Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di via Gleno, a Bergamo, avevano notato alcune "dinamiche sospette" legate alle scatole che venivano spedite ai detenuti. Fino a che, proprio in uno dei pacchi postali non hanno trovato sostanze stupefacenti nascosti nei pennarelli e negli evidenziatori.

In tutto al controllo di lunedì 20 febbraio sono stati trovati circa 7 grammi di cocaina e altri 3 grammi di marijuana in cinque evidenziatori, conservati in involucri trasparenti termosaldati. Il giorno successivo, la polizia penitenziaria ha intercettato un altro pacco, destinato a un altro detenuto, dove insieme alla polvere bianca (risultata positiva al test della cocaina) c'era anche un microtelefono con tanto di caricabatteria. Sul caso è stata aperta un'inchiesta da parte della Procura. Sebbene sia ancora nelle fasi iniziali, ci sarebbero già degli indagati.

I precedenti nel carcere bergamasco

Tuttavia, non è la prima volta che la droga trova modi per entrare nel carcere bergamasco. Un paio di anni fa, per esempio, è stato scoperto come un avvocato della provincia di 47 anni riforniva di sostanze i suoi assistiti in carcere. L'uomo è stato sospeso dall'Ordine fino al 2025 ed è finito in carcere. Detenuto nella sezione protetti, dato che come vice procuratore onorario e poi come avvocato avrebbe potuto incrociare persone già viste in aula o assistite, è rimasto in via Gleno dal 23 febbraio al 3 maggio 2021. Ha finito poi di scontare la pena ai domiciliari l'1 giugno 2021.

Ancora prima, invece, c'era un detenuto che aveva ricevuto due mortadelle dalla fidanzata. Analizzate ai raggi x, si è visto come all'interno dell'insaccato erano stati nascosti tre panetti di hashish e un cellulare.

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