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Narcotizzava e derubava uomini, il legale della Mantide della Brianza: “Va riconosciuta la seminfermità mentale”

Per Tiziana Morandi, conosciuta come la Mantide della Brianza, è iniziato il processo in Appello per l’accusa di aver narcotizzato e derubato nove uomini. L’avvocato che la difende chiede che venga riconosciuta la seminfermità mentale.
A cura di Ilaria Quattrone
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Tiziana Morandi prima dell'arresto
Tiziana Morandi prima dell'arresto

È iniziato alla Corte d'Appello di Milano il processo per Tiziana Morandi, conosciuta con il nome di Mantide della Brianza, che è accusata di aver narcotizzato e derubato nove uomini tra i 27 e gli 84 anni. Il Tribunale di Milano l'aveva condannata in primo grado a 16 anni e 5 mesi di reclusione. La donna è imputata in un altro procedimento, sempre al Tribunale di Monza, per ricettazione e calunnia. Una vittima, un 28enne, ha ottenuto un risarcimento danni: è stato l'unico a costituirsi parte civile.

La donna di 48 anni, originaria di Roncello, comune che si trova in provincia di Monza e Brianza, è stata arrestata a luglio 2022. Le vittime più giovani sarebbero state incastrate perché avrebbero preso appuntamento per ricevere alcuni massaggi. Quelle più anziane sarebbero state avvicinate con la richiesta di partecipare ad alcune raccolte di beneficenza. Tutte avrebbero bevuto bevande dove sono state sciolte benzodiazepine dopodiché sarebbero state derubate: "Che non sia morto nessuno è soltanto frutto del caso", ha detto il pubblico ministero Carlo Cinque.

La donna invece ha sempre sostenuto: "Forse loro volevano qualcosa di diverso e per ripicca mi hanno denunciata. Ma io facevo solo massaggi. Non ho derubato nessuno". L'avvocato che la difende, Angelo Leone, chiederà in Appello o l'assoluzione per insufficienza di prove o la diminuzione della pena per seminfermità mentale. Per il legale, infatti, la donna "soffre di un disturbo della personalità con tratti antisociali e evitanti".

Nel frattempo nella giornata di giovedì 26 settembre Morandi tornerà in Tribunale per le accuse di ricettazione di due Rolex falsi e calunnia nei confronti di un uomo di 60 anni, che lavora come parrucchiere a Bellusco. I fatti contestati risalgono al novembre 2020. I due si sarebbero conosciuti sui social. Si sarebbero poi incontrati a casa dove la donna gli avrebbe chiesto un prestito di 1.250 euro per alcune spese legali: avrebbe infatti raccontato di dover riscattare una cospicua eredità. Gli avrebbe quindi offerto in garanzia due orologi Rolex e alcuni monili in argento. Gli avrebbe infatti detto che appena avrebbe ricevuto l'eredità, gli avrebbe restituito diecimila euro.

Gli orologi in realtà erano falsi. Da lì, è scattata la denuncia. Morandi si è anche presentata dai carabinieri affermando che il 60enne avrebbe voluto truffarla con i Rolex contraffatti. Per questo motivo è indagata anche per calunnia.

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