Narcotizzava anziani con camomille o drink “corretti” e poi li derubava: arrestata
Prima si presentava loro chiedendo offerte per aiutare i bambini bisognosi poi, una volta che aveva la loro fiducia, li drogava e rapinava: è quanto accaduto in provincia di Monza e Bianza. A finire in manette una donna di 47 anni. Per narcotizzare le sue vittime usava le benzodiazepine, un potente tranquillante che, nel caso delle vittime anziane, avrebbe potuto essere letale.
Per procurarsi il farmaco usava prescrizioni false
La 47enne, arrestata dai carabinieri della stazione di Bellusco, era un volto già noto alle forze dell'ordine. In passato era stata accusata di furto e circonvenzione di incapaci. Per procurarsi il farmaco aveva utilizzato alcune prescrizione mediche false che dava in pronto soccorso affermando di essere in cura psichiatrica. Le indagini sono iniziate ad agosto 2021.
La camomilla corretta
All'epoca un uomo di 83 anni, residente a Roncello, era stato trovato in stato di incoscienza dal figlio. L'anziano è stato trasferito al pronto soccorso all'ospedale di Vimercate. Dall'esame tossicologico è emerso che era stato narcotizzato con il benzodiazepine. Ai carabinieri aveva raccontato di essersi addormentato dopo aver condiviso una camomilla con una donna che si era presentata alla porta per una raccolta di beneficienza.
Una volta svegliatosi, si è reso conto di non avere al collo né una collana né la fede al dito. La 47enne, dopo aver drogato le sue vittime, portava via tutto ciò che poteva dall'appartamento. Sempre ad agosto 2021 e sempre a Roncello, altri due anziani erano stati narcotizzati e derubati. In provincia di Como, un uomo di 67 anni ha raccontato di averla conosciuta tramite alcuni social network.
L'uomo era stato invitato dalla donna a bare una cosa nel suo appartamento: quando si è risvegliato ha notato che non aveva più la collanina al collo e, dopo alcuni giorni, si era visto addebitare sul bancomat un prelievo da 250 euro che però non aveva eseguito. Dalle indagini, i carabinieri avevano scoperto altri due episodi avvenuti a ottobre 2021.
Drogato e derubato al cinema
Un uomo di 51 anni, residente in provincia di Milano, aveva incontrato la donna in un cinema. Durante la proiezione di un film, aveva consumato un drink. Poco dopo si era trovato in ospedale senza 150 euro. Un ragazzo di 27 anni della Val Badia, in Alto Adige, aveva incontrato la donna conosciuta sui social e aveva consumato un'aranciata.
La collezione di monete e pennini d'oro
Mentre rientrava in Trentino aveva iniziato ad avere forti dolori all'addome e vomito. Fermatosi all'ospedale di Rovereto non solo si è reso conto che gli mancavano quattrocento euro, ma ha scoperto di essere positivo al farmaco. E ancora a giugno 2022 aveva conosciuto un uomo di 71 anni che le aveva raccontato di voler vendere la sua collezione di monete e pennini d'oro dal valore di 80mila euro.
La donna aveva così sostenuto che conosceva persone alle quali avrebbe potuto vendere la merce e lo aveva invitato a casa sua. Dopo avergli offerto un drink, l'uomo avrebbe iniziato a essere in uno stato confusionale. La 47enne si sarebbe fatta accompagnare dal 71enne al centro commerciale e li avrebbe approfittato di lui per utilizzare la sua carta di credito così da acquistare quattromila euro di monili d'oro in una gioielleria.
Poi aveva convinto l'uomo a prendere un treno per Torino perché sosteneva che lì ci sarebbe stato il compratore. Una volta arrivati alla Stazione Porta Nuova, però non è arrivato nessuno. L'uomo, le cui condizioni peggioravano, è stato trasferito all'ospedale Umberto I di Torino dove ha scoperto di essere stato drogato e ha riscontrato che la sua collezione di monete e pennini era sparita.
La perquisizione e l'arresto
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 29 luglio, i carabinieri si sono presentati a casa della donna e hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza. Durante la perquisizione sono stati recuperati dieci pennini in oro, due bracciali in oro, due flaconi di “delorazepam”, un flacone di “sedivitax” e duemila euro in contanti. La 47enne è accusata di rapina aggravata dal fatto di porre le vittime in stato d’incapacità di agire.
In alcuni episodi sono riconosciute le aggravanti di aver commesso il fatto in abitazione privata e nei confronti di persona anziane. È inoltre accusata di lesione personale aggravata dai futili motivi consistenti nell’alterazione psicofisica da intossicazione da Benzodiazepina, di circonvenzione di persone incapaci continuata, di detenzione illecita di sostanza stupefacente o psicotrope continuata e di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.