Muri e macchine imbrattati: il sindaco di Motta Visconti promette ricompensa per trovare i vandali
Prima un atto vandalico, con portoni, edifici e macchine imbrattate con della vernice spray, poi un tam tam sui social del quartiere e la promessa di una ricompensa fatta circolare sui social dal sindaco in persona. Questa la vicenda che ha visto protagonista Motta Visconti, un comune nel Milanese, e che in poche ore ha permesso l’identificazione dei responsabili: secondo quanto ricostruito sarebbero cinque adolescenti, tre ragazze minorenni e due ragazzi maggiorenni. Il primo cittadino Paolo De Giuli, raggiunto da Fanpage.it, ha dichiarato: "Non sono uno sceriffo, non sono il tipo, ma questo episodio mi ha fatto davvero molto arrabbiare – ha dichiarato – non sono state imbrattate con della vernice spray bianca e rossa solo case e macchine ma anche la recinzione del centro polisportivo che avevamo finito di riqualificare da appena due mesi, con un intervento totale di 170mila euro. La recinzione ora è tutta da rifare a causa dell'imbrattamento – ha precisato – Si era veramente superato il limite".
L'annuncio del sindaco: offro personalmente una ricompensa di tremila euro
Dopo la scoperta dell'atto vandalico, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, il sindaco, il 30 luglio, su Facebook aveva messo la "taglia" sui vandali, annunciando una ricompensa di tremila euro per chiunque avesse fornito informazioni utili per identificare gli autori di un imbrattamento di auto e muri in via San Giovanni e alcune traverse. La ricompensa, oltre alla garanzia dell'anonimato, veniva "assicurata personalmente".
Lui stesso, sempre su Facebook, il giorno dopo scriveva: "Abbiamo i nominativi degli autori degli imbrattamenti. Chiedo ai danneggiati di recarsi dai carabinieri per la denuncia". Le segnalazioni sono arrivate da tanti ragazzi ma anche da diversi cittadini, che hanno fornito, senza chiedere nulla in cambio, anche un filmato con delle immagini delle telecamera di sicurezza: "Tra i tanti che si sono presentati, la ricompensa mi sento di darla al primo ragazzo che mi ha fornito le informazioni più significative" ha aggiunto il sindaco. Il primo cittadino ha poi precisato: "Non mi voglio sostituire alla legge, ora tutto il materiale è nelle mani dei carabinieri e di chi farà le indagini – ha concluso – Volevo solo che non ci fosse il totale senso d'impunità di fronte a questi atti vandalici gratuiti e senza senso".