Muore in un incidente con la motoslitta sul Monte Pora, condannato a 10 mesi l’accompagnatore
È stato condannato a 10 mesi di carcere, con pena sospesa, Nicolò Ruggeri, l'accompagnatore che era insieme a Falmur Krasniqi la sera in cui morì sul Monte Pora, nelle Prealpi Bergamasche. Il 35enne è stato ritenuto responsabile della morte del 40enne, avvenuta l'8 febbraio del 2020 durante una gita in motoslitta, in quanto non avrebbe fatto quanto in suo dovere per tutelare il cliente. L'avvocato difensore, che aveva chiesto l'assoluzione, ha annunciato il ricorso in Appello.
L'incidente mortale
Krasniqi, 40enne svizzero in vacanza premio offerta dalla ditta di Lugano per cui lavorava, la sera dell'8 febbraio stava rientrando in motoslitta verso il circuito del rifugio Magnolini. Insieme a lui c'era un collega, chiamato come testimone al processo, e davanti a loro Ruggeri.
Stando a quanto ricostruito dalla Procura, il 35enne di Albino li aveva distanziati guidando ad alta velocità. Quando Krasniqi ha provato a raggiungerlo, a causa della scarsa visibilità dovuta all'orario notturno e a una nuvola di neve, il 40enne ha mancato una curva: la motoslitta lo ha disarcionato e gli ha fatto battere la testa contro un paletto ai lati del tracciato. Non aveva casco né visiera e all'arrivo dei soccorsi era già deceduto.
Ruggeri dovrà risarcire la moglie e i figli della vittima
Per l'accusa, Ruggeri partendo ad alta velocità avrebbe indotto Krasniqi a seguirlo premendo sull'acceleratore. Inoltre, il 35enne avrebbe dovuto pretendere che il 40enne indossasse le protezione e anche metterlo al corrente delle difficoltà del percorso.
Per questo motivo, ieri, mercoledì 30 ottobre, Ruggeri è stato condannato a 10 mesi, con pena sospesa, per omicidio colposo. Il 35enne dovrà anche pagare risarcimenti per oltre 530mila euro in totale alla moglie e ai due figli della vittima. La Procura aveva chiesto una condanna pari a 2 anni mentre il difensore l'assoluzione.