Muore due giorni dopo l’incidente in bici, Ramiro lascia la moglie e tre figli: il piccolo ha 9 anni
Non ce l'ha fatta Ramiro Roberto Pardo Saavedra. Il 62enne di origine boliviane è morto in ospedale dove era ricoverato da due giorni a seguito di un grave incidente stradale che l'ha visto coinvolto con la sua bicicletta. Roberto, residente nel quartiere San Tomaso di Bergamo con la famiglia, lascia la moglie Rossemary Sandra e tre figli di 22, 14 e 9 anni. In Italia dal 2006, tre anni dopo l'arrivo della moglie, Ramiro viene descritto come un grande lavoratore: era autista e giardiniere per una famiglia e dipendente di un'impresa di pulizie.
Ramiro è morto due giorni dopo l'incidente in bici
L'incidente che l'ha portato al ricovero d'urgenza in ospedale si è verificato nel pomeriggio di martedì a Dalmine. Ramiro stava procedendo lungo la strada provinciale in direzione Milano in sella alla sua bicicletta quando, all'altezza del civico 70, è stato travolto da una moto Bmw 600. La due ruote motorizzata, che procedeva nella stessa direzione di Ramiro, l'ha colpito in pieno. L'impatto è stato devastante. Il 62enne è stato sbalzato violentemente a qualche metro di distanza sbattendo sull'asfalto e perdendo conoscenza. Raggiunto dagli operatori sanitari del 118 inviati dall'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia, Ramiro è stato soccorso e stabilito sul posto prima di essere trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni Paolo XXIII. Operato d'urgenza, è rimasto in coma per un giorno. Poi, purtroppo, ieri è deceduto. Sull'incidente lungo la provinciale sta indagando la polizia locale di Dalmine che guarderà le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.