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Muore a 62 anni schiacciato da quintali di ghiaia in una cava: assolto il datore di lavoro

Maurizio Rocchi è deceduto il 9 dicembre 2022 schiacciato da un carico di ghiaia all’interno di una cava nel Bresciano. Il suo datore di lavoro è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo.
A cura di Enrico Spaccini
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Maurizio Rocchi
Maurizio Rocchi

È stato assolto dall'accusa di omicidio colposo il titolare della cava Panni di Bedizzole (in provincia di Brescia). Il 9 dicembre del 2022, in via Gavardina, aveva perso la vita l'operaio Maurizio Rocchi in seguito a un incidente sul lavoro. Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Carlo Pappalardo, il 62enne si trovava all'interno del cassone di un camion all'insaputa degli altri colleghi. Era stato lo stesso titolare dell'impianto a scaricare al suo interno un carico di ghiaia, schiacciando così Rocchi. L'allarme era stato lanciato qualche minuto più tardi, quando i colleghi del 62enne non riuscivano più a trovarlo. L'operaio era stato estratto quando ormai era deceduto. Per il giudice dell'udienza del procedimento con rito abbreviato, il titolare della ditta non ha avuto alcuna responsabilità.

L'incidente alla cava di via Gavardina

L'incidente era avvenuto all'alba del 9 dicembre 2022, in una cava di via Gavardina a Bedizzole. Come ricostruito dai tecnici del servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats, supportati dai carabinieri di Desenzano, Rocchi era salito sul cassone di un camion che avrebbe dovuto essere riempito con la ghiaia. Era stato lo stesso titolare dell'impianto a manovrare l'escavatore e a rilasciare il carico.

Qualche minuto più tardi, i colleghi del 62enne si erano preoccupati poiché non riuscivano più a trovarlo. Dopo averlo cercato in giro, hanno pensato che potesse essere finito sotto la ghiaia. Una volta svuotato il camion, hanno trovato Rocchi ormai senza vita. I sanitari di Areu, arrivati intorno alle 6 del mattino, hanno potuto solo constatare il suo decesso.

Le indagini sulla morte di Maurizio Rocchi

In seguito all'incidente, il pm Pappalardo aveva disposto il sequestro dei mezzi coinvolti, quindi l'escavatore e il camion. Era stato aperto in Procura un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo a carico del titolare della cava. Al termine delle indagini, è stato lo stesso procuratore a chiedere al giudice di assolverlo.

Dalle indagini, infatti, non sarebbero emersi elementi che potessero far pensare a una responsabilità del datore di lavoro nella morte di Rocchi. Nessuno, infatti, sapeva che il 62enne si trovava all'interno di quel cassone. Al termine dell'udienza del procedimento con rito abbreviato, il titolare della cava è stato assolto.

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