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Muore a 13 anni in un incidente stradale, agli arresti domiciliari il 22enne che guidava a 150 km/h

È agli arresti domiciliari il 22enne di Lecco che la notte del 10 gennaio era alla guida dell’auto che si è schiantata ad Abbadia Lariana. In seguito all’incidente, era deceduta dopo 6 giorni di ricovero la ragazzina di 13 anni che era seduta dietro. Il ragazzo è indagato per omicidio stradale.
A cura di Enrico Spaccini
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Frame del video registrato poco prima dello schianto e pubblicato sui social
Frame del video registrato poco prima dello schianto e pubblicato sui social

Il gip del Tribunale di Lecco ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti del 22enne indagato per omicidio stradale in seguito all'incidente dello scorso 10 gennaio, ad Abbadia Lariana, che ha portato alla morte di una ragazza di 13 anni. L'ordinanza è stata notificata al ragazzo nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 31 gennaio, alcune ore dopo l'interrogatorio. Il giudice Salvatore Catalano ha, così, accolto la richiesta dell'accusa, rappresentata in aula dal procuratore capo Ezio Domenico Basso. L'avvocato Marco Possenti, che difende il 22enne di Lecco, aveva chiesto una misura più lieve.

Lo schianto dopo una corsa a 150 km/h

Stando a quanto ricostruito finora dagli investigatori, nella notte tra il 9 e il 10 gennaio il 22enne si trovava alla guida della Bmw Serie 1 di proprietà di un suo amico di 19 anni che era seduto accanto a lui. Sui sedili dietro, c'era una ragazzina di 13 anni, che era uscita di casa per stare con loro senza avvisare la madre.

Il 22enne avrebbe guidato per lunghi tratti a velocità elevate, arrivando a toccare anche i 150 chilometri orari, mentre l'amico riprendeva la corsa con il suo smartphone. Ad un certo punto, mentre percorrevano la provinciale 72, l'auto è finita contro i parapetti in cemento piazzati a lato della carreggiata. I due ragazzi sono usciti illesi dallo schianto, mentre la 13enne era rimasta gravemente ferita. La ragazzina è poi deceduta in ospedale dopo sei giorni di ricovero.

Le querele dei genitori e l'interrogatorio davanti al giudice

Come ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Marcello Perillo, legale della famiglia della ragazzina, i genitori della 13enne hanno presentato due querele: una per omicidio stradale, nei confronti del 22enne, e l'altra per sottrazione di minore, a carico di entrambi i ragazzi. Solo pochi giorni fa, la Prefettura ha disposto il ritiro della patente del giovane che si trovava alla guida della Bmw.

Nella mattinata del 31 gennaio, il 22enne si è presentato al Tribunale di Lecco per l'interrogatorio davanti al giudice. Il ragazzo, che era ancora a piede libero, ha risposto alle domande fornendo la propria versione dei fatti, dicendo di essere dispiaciuto. Una volta fuori dall'aula, ha incontrato il padre della 13enne deceduta, il quale gli ha domandato se non si vergognasse per quanto fatto e gli avrebbe sputato in faccia. Il giudice si è riservato la decisione fino al tardo pomeriggio, quando al 22enne è stata notificata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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