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Multe over 50 ai non vaccinati, in Lombardia arrivano le prime contestazioni: di chi si tratta

Da chi si è vaccinato all’estero e non lo ha comunicato alle Ats fino a coloro che hanno ricevuto la prima dose dopo l’1 febbraio, quando è scattato l’obbligo vaccinale: ecco chi sono gli over 50 lombardi che stanno contestando il procedimento sanzionatorio nei loro confronti perché ritenuti responsabili di non aver rispettato l’obbligo vaccinali.
A cura di Ilaria Quattrone
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Lunedì 4 aprile, l'Agenzia delle Entrate aveva inviato le comunicazioni relative all'inizio del procedimento sanzionatorio nei confronti degli over 50 che avevano scelto di non vaccinarsi non rispettando l'obbligo previsto dalle normative nazionali. Le lettere sono state inviate sia a coloro che non sono stati immunizzati con la prima dose e sia a coloro che non si sono immunizzati con i richiami. Nella sola Lombardia sono state inviate oltre 91mila lettere. 

Chi può contestare la multa

Dopo aver ricevuto la comunicazione, si hanno dieci giorni di tempo per contestare il procedimento. Per farlo, bisognerà contattare gli ospedali di riferimento. La multa può essere contestata da chi, alla data dell'1 febbraio (quando è stato introdotto l'obbligo), aveva dei validi motivi per non essere vaccinato: all'ospedale del territorio potrà inviare per e-mail, il certificato di differimento dell'iniezione, di esenzione dall'obbligo o i documenti che attestino una ragione di assoluta impossibilità a ricevere il vaccino.

Quali sono gli ospedali di riferimento

A Milano, per esempio, per il Municipio 9 bisogna contattare l'ospedale Niguarda mentre per i Municipi 1,2,3,4 e 8 si può contattare l'ospedale Fatebenefratelli. Per tutte le altre zone invece si potrà contattare l'Asst Santi Paolo e Carlo. Dopo aver inviato le contestazioni, le strutture sanitarie hanno dieci giorni per analizzare la pratica: per il momento, all'ospedale Niguarda sono arrivate una cinquantina di risposte. Allo sportello dell'Asst Santi Paolo e Carlo invece ne sono arrivate 140. I documenti verranno verificati da un medico responsabile dei servizi territoriali e un medico legale: se sarà necessario verrà richiesto il consulto di un vaccinatore o di un igienista.

Coloro che vivono all'estero

Come riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", la metà dei cittadini che si è rivolta all'Asst Santi Paolo e Carlo, ci sono alcune persone che vivono all'estero: "Chi si è immunizzato in Unione europea ha ottenuto un green pass e così non ha pensato di comunicare il proprio stato vaccinale alle Ats", spiega la dottoressa Alessandra Pepe. I nominativi delle persone che hanno dimostrato di non dover ricevere la sanzione, vengono poi inseriti in un portale dell'Agenzia delle Entrate che interrompe qualsiasi procedura.

Quando pagare la multa

In alcuni casi è complesso capire se la procedura sanzionatoria vada mandati avanti o meno: per esempio ci sono over 50 che hanno ricevuto la prima dose, oltre la data dell'1 febbraio, o ancora coloro che hanno avuto un'esenzione che, al momento del controllo, non era registrata. L'altro problema è che se le contestazioni non sono valide, nessuno darà comunicazione al cittadino circa lo status del suo ricorso. Per questi cittadini l'iter continuerà ad andare avanti e nel giro di sei mesi riceveranno poi la multa da 100 euro da pagare.

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