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Morto Roberto Chiapella, il fondatore della prima biblioteca condominiale di Milano

È morto Roberto Chiapella, fondatore della prima biblioteca condominiale di Milano. Nel 2013 aveva allestito in una portineria in disuso di un palazzo in via Rembrandt uno spazio divenuto luogo di incontro e cultura aperto a tutta la città.
A cura di Francesco Loiacono
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Roberto Chiapella nella sua biblioteca (Facebook)
Roberto Chiapella nella sua biblioteca (Facebook)

"Senza biblioteche cosa abbiamo? Non abbiamo né passato né futuro". Roberto Chiapella utilizzava questa frase di Ray Bradbury nel 2013 come commento a una delle prime foto scattate nella biblioteca condominiale di via Rembrandt 12 a Milano, la prima della città. L'aveva fondata da poco, attrezzando con scaffali, poltrone e il caratteristico divano rosso una portineria in disuso, facendola divenire un luogo di incontro e di cultura non solo per le famiglie del condominio, attivamente coinvolte nella gestione della biblioteca, ma anche per i visitatori esterni.

Roberto Chiapella (in primo piano), durante una delle prime riunioni della biblioteca Rembrandt (Facebook)
Roberto Chiapella (in primo piano), durante una delle prime riunioni della biblioteca Rembrandt (Facebook)

Adesso la biblioteca continuerà a esistere, ma non ci saranno più il sorriso e i baffi di Roberto ad accogliere i visitatori: il fondatore della prima biblioteca di condominio è infatti morto ieri mattina, come ha comunicato la stessa biblioteca con un messaggio sulla pagine Facebook che Roberto curava quotidianamente: "Stamattina (ieri, ndr) l'ideatore, il creatore, il presidente, l'anima della Biblioteca Rembrandt 12 ci ha salutati. Roberto amava stare in mezzo a voi e in questi anni ha dedicato gran parte della sua vita ad animare questa pagina e i locali della Biblioteca Rembrandt 12. Ha fatto in modo di incontrarvi e di farvi incontrare in luoghi fisici e virtuali. Ha creato qualcosa di inimmaginabile. Un luogo di amore e di sentimenti. Il suo è stato un viaggio fantastico in mezzo a voi, che con il vostro affetto e la vostra passione gli avete regalato un sogno. Il suo viaggio ora prosegue altrove, ma siamo certi che non mollerà nessuno di voi!".

Due settimane fa il suo ultimo pensiero sulla guerra

La biblioteca e la sua estensione virtuale su Facebook erano uno spazio di riflessione: ospitavano presentazioni di libri – tantissime le richieste, che Roberto vagliava in prima persona – eventi culturali, scolaresche. In uno degli ultimi video pubblicati su Facebook, due settimane fa, Chiapella si interrogava sulla barbarie della guerra e, amareggiato per alcuni commenti ricevuti in risposta a un altro suo post, diceva: "Io non riesco a odiare nessuno, nemmeno questi che stanno provocando una guerra a livello planetario". "Odiare così tanto persone che non si conoscono, come diavolo si fa?".

Sul suo esempio sono nate altre biblioteche di condominio

La sua eredità culturale non si limita alla biblioteca di via Rembrandt, che nel corso degli anni è cresciuta tantissimo per quel che riguarda l'offerta di titoli e la rilevanza nel panorama culturale milanese: l'esempio di Roberto Chiapella è infatti stato seguito da altri condomini che hanno dato vita a realtà simili, poi riconosciute dal Sistema bibliotecario milanese come luoghi di diffusione della lettura e presidi sociali. Lo stesso Sistema bibliotecario di Milano ha ricordato Roberto e la sua importante eredità, così come hanno fatto la consigliere comunali Alice Arienta e Diana De Marchi e le tante altre persone che avevano conosciuto e ammirato il pensionato diventato bibliotecario.

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