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Morto Niccolò Guarino, escursionista 30enne precipitato a Idro: doveva andare a convivere con la fidanzata

Il giovane, esperto escursionista, è caduto ieri pomeriggio in un canalone mentre percorreva la ferrata Crench sul lago d’Idro (Brescia). Era figlio del comandante dei carabinieri di Soresina.
A cura di Francesca Del Boca
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È stato troppo violento l'impatto con le rocce del crepaccio in cui è precipitato. Dopo ore di agonia è morto così in ospedale Niccolò Guarino, escursionista di 30 anni che nel pomeriggio di ieri è caduto in un canalone mentre percorreva la ferrata Crench sul lago d'Idro: il giovane di Orzinuovi (Brescia) stava affrontando un’escursione a quota 660 metri in un luogo particolarmente impervio, e quando è stato raggiunto dai soccorritori del soccorso alpino lombardo si trovava già in condizioni disperate.

La caduta nel vuoto durante un'escursione sul lago d'Idro

Nessuno l’ha visto cadere nel vuoto. Nessuno ha saputo dire come e perché si sia verificato l’incidente, dal momento che quel giorno Niccolò stava arrampicando in solitaria: secondo quanto emerso finora, a causare la caduta sarebbe stata solo una sfortunata fatalità. Il giovane, inoltre, non aveva con sé i documenti: solo in tarda serata i militari di Salò sono riusciti a risalire alla sua identità, e a contattare i familiari in apprensione.

Chi era Niccolò Guarino

Niccolò Guarino, figlio del comandante dei carabinieri di Soresina, era un atleta esperto, grande appassionato di sport all'aria aperta e di viaggi. Impegnato da sempre nel sociale, lavorava per un’azienda di Dello, sempre in provincia di Brescia, e aveva in programma di andare presto a convivere con la fidanzata: oltre al giovane amore, lascia i genitori e due fratelli minori di 23 e 13 anni.

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