video suggerito
video suggerito

Morto il partigiano Mario Ciurli, era tra le guardie al cadavere di Mussolini in piazzale Loreto

È morto nella notte tra il 22 e il 23 dicembre nella casa di risposo di Cervesina, in provincia di Pavia, a 95 anni, Mario Ciurli. Durante la guerra aveva combattuto in prima linea con la 24° Brigata “Mazzini”, mentre nelle ore successive la liberazione del 25 aprile era stato uno dei partigiani di guardia al cadavere di Mussolini in piazzale Loreto a Milano.
A cura di Giorgia Venturini
328 CONDIVISIONI
Immagine

Il suo nome di battaglia era "Romanin", ribattezzato dopo la fine della seconda guerra mondiale "Mariet". In qualsiasi modo lo si chiami però Mario Ciurli risponde al nome di partigiano e di Resistenza. Durante la guerra aveva combattuto in prima linea con la 24° Brigata "Mazzini" e dopo il 1945 ha sempre partecipato come membro dell'Anpi alle commemorazioni del 25 aprile. Mario Ciurli è morto nella notte della casa di risposo di Cervesina, in provincia di Pavia, all'età di 95 anni. Nato a Lari, in provincia di Pisa, per poi trasferirsi nel 1935 con la famiglia a Milano, il partigiano "Romanin" si era avvicinato al mondo dell'antifascismo nel 1941 quando durante il suo lavoro da operaio alla Isotta Fraschini incontrò il socialista Beretta.

Continua la lotta partigiana anche in Valle D'Aosta

Due anni dopo l'incontro con Beretta viene licenziato dalla fabbrica automobilistica e i giorni successivi la firma dell'armistizio l'8 settembre del 1943 si trasferisce a Rivolta d'Adda, paese nel Cremonese, dove partecipa alla Resistenza. Didici mesi dopo è costretto a lasciare Rivolta per spostarsi in Valle d’Aosta, nella zona di Isogne, dove continua la lotta partigiana con le Brigate locali per poi tornare nel Cremonese dopo pochi mesi e unirsi alla 24° Brigata “Mazzini”. È il 24 aprile del 1945 quando, dopo aver liberato Rivolta, la sua brigata viene trasferita in via Unione a Milano con il compito di controllo sulla zona centrale della città.

Ciurli faceva da guardia al corpo di Mussolini in piazzale Loreto

Mario Ciurli partecipa attivamente alla Resistenza del 25 aprile. E il giorno in cui i cadaveri di Mussolini e dei gerarchi fascisti vennero esposti in piazzale Loreto "Romanin" era uno dei partigiani di "guardia" ai corpi. Finita la guerra il partigiano continua il suo impegno nel sociale: "Mario è attivissimo nelle battaglie politiche e sindacali degli anni '60 e '70. A Mario è stato riconosciuto il diploma Alexander e la medaglia della resistenza, nella ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione", tiene a precisare il presidente di Anpi Lombardia Roberto Cenati. E poi aggiunge: "Da sempre iscritto all'Anpi, era presidente onorario dell'Anpi provinciale di Milano e dell'Anpi Barona che, con Mario, perde il suo ultimo partigiano. E fino a poco fa Mario non mancava mai ai cortei e alla grande manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano. La sua era una presenza allegra, ma anche di testimonianza delle nefandezze e dei crimini del nazifascismo. Non dimenticheremo mai il suo sorriso e il suo instancabile contributo a tenere vivi i valori della Resistenza e dell'antifascismo".

Aveva vinto un'edizione del giro d'Italia per amatoriali

Mario era anche tanto altro: si sposa nel 1952 e vince un'edizione del giro d'Italia amatoriale. Tra le sue grandi passioni c'è il pugilato, la moto e la bicicletta. Ma era anche compositore di canzonette che allietavano feste ed incontri nella sua sezione Anpi Barona. Mario era questo e molto di più.

328 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views