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Morto dopo una lite al semaforo, l’automobilista è a processo per omicidio: “Era positivo alla cocaina”

Avrebbe urtato e fatto cadere un motociclista dopo una lite al semaforo a ottobre 2022 in provincia di Bergamo: adesso è a processo per omicidio e sembrerebbe che quel giorno si sia messo alla guida dopo aver assunto cocaina.
A cura di Ilaria Quattrone
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Si sarebbe messo alla guida della sua automobile dopo aver assunto cocaina: è questo quanto, secondo il quotidiano Il Corriere della Sera, la Procura di Bergamo ha contestato a Vittorio Belotti, il cinquantenne di Montello che è accusato della morte di Walter Monguzzi dopo una lite a un semaforo a Montello, in provincia di Bergamo.

Per l'accusa quanto accaduto il 30 ottobre 2022 non è stato omicidio stradale, ma volontario aggravato dai motivi futili o abbienti. Il giudice per le indagini preliminari Riccardo Moreschi ha accolto la richiesta della pubblico ministero Letizia Aloisio di giudizio immediato e la prima udienza sarà il 23 maggio. Bellotti, al momento, si trova agli arresti domiciliari.

La dinamica

Ma cos'è successo in quel 30 ottobre? Alle 12.30 il cinquantenne si trovava alla guida della sua Fiat Panda. Arrivato alla rotatoria, che si trova poco prima dell'incrocio tra via Papa Giovanni e via Silvio Pellico, non avrebbe dato la precedenza a Monguzzi.

I due si sarebbero incontrati poco dopo al semaforo: stando a quanto raccontato da Belotti, avrebbe abbassato il finestrino per scusarsi con il motociclista che invece lo avrebbe insultato e avrebbe iniziato a prendere a calci la sua automobile.

Non appena scattato il verde, entrambi sarebbero ripartiti. Sempre stando alle parole dell'automobilista, Monguzzi avrebbe continuato a colpire l'auto con la gamba fin quando non avrebbe perso l'equilibrio.

Belotti non si sarebbe fermato quando il il 55enne cadde a terra. Nonostante questo i carabinieri riuscirono dopo poche ore a risalire alla sua identità. Arrivati a casa sua, informarono la moglie di Belotti, la quale telefonò al marito comunicandogli quanto stava accadendo.

Alcuni testimoni invece hanno raccontato una storia completamente diversa: sarebbe stato l'automobilista a spostarsi verso il motociclista, facendolo cadere. E quindi, per la Procura, Belotti lo investì intenzionalmente. Monguzzi sarebbe finita sulla carreggiata del senso opposto di marcia dove, in quel momento, sopraggiungeva una Bmw che – sempre secondo l'accusa – non avrebbe potuto evitarlo. Nonostante la manovra d'emergenza, con la parte inferiore dell'auto colpì il casco del motociclista.

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