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Morto Don Graziano Gianola, il ricordo dei suoi parrocchiani: “Il tuo sorriso ha lasciato il segno”

Le ore successive la morte di Don Graziano Gianola sono tanti i messaggi di cordoglio inviati anche sui social. C’è chi scrive: “Il tuo sorriso ha lasciato il segno e ti vedo lassù sorridere ancora”. E ancora: “Fortunato chi ti ha conosciuto e Santo chi ti ha destinato su questa terra”. La tragedia durante una passeggiata in Trentino con 50 ragazzi.
A cura di Giorgia Venturini
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"Una bella Messa stamattina, ma ora è tempo di vacanza in montagna con l'oratorio. Brentonico, stiamo arrivando!". Così lo scorso 11 luglio sulla sua pagina Facebook Don Graziano Gianola con entusiasmo raccontava della sua imminente partenza in Trentino con i ragazzi della parrocchia. E proprio durante questa vacanza il sacerdote di 47 anni della parrocchia Gesù Buon Pastore a Bovisa, Milano, è morto dopo essere scivolato in un dirupo per circa quindici metri sbattendo contro delle rocce e poi per altri venti nell'area boschiva.

Tanti commenti sui social per ricordare don Graziano

Nelle ore successive tanti i messaggi di cordoglio inviati anche via social: "Il tuo sorriso qui a Buccinasco ha lasciato il segno e ti vedo lassù sorridere ancora. Condoglianze sincere alla famiglia e un ringraziamento sincero per averlo condiviso con noi.Ora una preghiera.Riposi in pace", scrive una parrocchiana. La prima esperienza di Don Graziano, diventato sacerdote il 12 giugno 2004, infatti è stata nella parrocchia di Buccinasco e poi ad Assago. Nel 2013 era Vicario parrocchiale a Milano nella parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio. Per poi diventare responsabile della pastorale giovanile della comunità milanese di Gesù Buon Pastore. "Fortunato chi ti ha conosciuto e Santo chi ti ha destinato su questa terra, ora riposa nelle braccia del Signore", aggiunge un'altra conoscente. E ancora: "Non ho parole, è stato davvero un brav'uomo, vicino alle persone ed alla vita vera". Don Graziano usava la sua pagina Facebook per raccontare dell'oratorio, delle ore trascorse con i suoi ragazzi e per spiegare le sue omelie: "Forse non sempre, ma leggevo spesso le omelie di Don Graziano – si legge ancora – sempre incisive ma rassicuranti, come il suo sorriso cordiale, il suo saluto a tutti se capitava di incrociarlo, anche solo una volta l'anno, magari per una messa sugli alpeggi di Premana. Don, mancherai a chiunque ti abbia conosciuto, ai tuoi paesani, ai tuoi parrocchiani, ai ragazzi del tuo oratorio e della tua scuola. Le parole della tua omelia ci dicono che tu sei già nella pace. Se puoi manda il conforto di cui la tua famiglia e tutti noi quaggiù abbiamo bisogno".

L'incidente mentre era in gita con i suoi 50 ragazzi

Intanto ora le forze dell'ordine sono al lavoro per risalire all'esatta dinamica di quanto accaduto. Dai primi accertamenti è emerso che Don Graziano era sul sentiero delle Vipere a San Valentino di Brentonico, sul monte Baldo, con i suoi 50 ragazzi quando, forse per raggiungere la testa del gruppo, ha perso l'equilibrio ed è scivolato giù dal dirupo. A dare l'allarme sono stati proprio i ragazzi che erano con lui e che lo hanno visto prima precipitare per una quindicina di metri andando a sbattere contro delle rocce e poi altri venti nell'area boschiva. Sul posto è intervenuto subito un elicottero del soccorso alpino che ha raggiunto don Graziano ancora vivo. Disperato il trasferimento in elicottero all'ospedale Santa Chiara di Trento dove purtroppo è morto poco dopo a causa delle ferite troppo gravi riportate a seguito della caduta. Ora in tanti lo ricordano.

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