Morto davanti alla sede Sky a Milano, un video mostra un vigilante che dà due pugni in faccia a Giovanni Sala
Un nuovo video mostrerebbe uno dei motivi per cui la Procura di Milano ha modificato l'accusa da omicidio colposo a omicidio preterintenzionale nei confronti delle due guardie giurate indagate per la morte di Giovanni Sala. Il 34enne si stava aggirando "in evidente stato di alterazione" per Rogoredo nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2023 quando, di fronte ai cancelli della sede di Sky Italia, sarebbe stato colpito con un paio di pugni al volto da uno dei due vigilanti. "Un'aggressione gratuita", sostiene l'accusa, poiché non c'era "alcuna necessità di tutelare persone o cose da pericoli concreti".
I video che mostrano Giovanni Sala davanti alla sede Sky
Giovanni Sala, o come lo chiamavano tutti "Gianni", era nato a Palermo ma da tempo ormai viveva nella provincia di Varese. Come aveva raccontato a Fanpage.it suo fratello Danilo, il 34enne "ha avuto una vita difficile", problemi con le droghe in cui nonostante i vari tentativi di disintossicazione ricadeva sempre. Sala, però, non è mai stato aggressivo e, da quanto è stato possibile vedere nei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza che puntano ai cancelli di Sky Italia, non lo era stato nemmeno nella notte tra il 19 e il 20 agosto del 2023.
I video mostrano il 34enne correre aventi e indietro per via Russolo intorno alla mezzanotte. Come ha accertato l'autopsia, poco prima aveva assunto sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e cannabinoidi. Secondo l'accusa, Sala non avrebbe mai tentato veramente di scavalcare i cancelli né di aggredire le due guardie giurate.
L'accusa è di omicidio preterintenzionale
Per un paio di volte, i vigilanti lo atterrano sul marciapiede. Stando a quanto riportato da Il Giorno, uno dei due avrebbe sferrato due pugni in faccia a Sala: "Un'aggressione gratuita", sostiene il pm titolare del fascicolo Alessandro Gobbis. Per il magistrato, le guardie giurate avrebbero dovuto limitarsi a chiamare le forze dell'ordine, invece lo hanno gettato a terra bloccandolo con uno ginocchio sulla schiena per diversi minuti.
Quando si sono accorti che Sala non respirava più, hanno provato a rianimarlo in attesa dell'ambulanza, ma il 34enne era ormai morto. Alla luce dei nuovi elementi, l'accusa nei confronti dei due vigilanti è di omicidio preterintenzionale, che può portate alla reclusione da 10 a 18 anni. All'inizio, invece, si parlava di omicidio colposo, che prevede il carcere da 6 mesi a 5 anni. Si attende, ora, la trascrizione delle telefonate che le guardie giurate hanno fatto alla polizia e ai soccorsi.