Morto a 94 anni Domenico Arcieri, il partigiano Mino fu protagonista dell’insurrezione di Milano
È morto a Milano all'età di 94 anni Domenico Arcieri, il partigiano Mino, eroe della Resistenza e impegnato fino all'ultimo a portare la sua testimonianza a giovani e studenti. Era stato in prima linea nella lotta armata ad Affori, guidando gli insorti nella giornata del 25 aprile 1945.
Milano, scomparso a 94 anno Domenico Arcieri, il partigiano Mino
Nato nel 1926 a Bisceglie, in provincia di Bari, di famiglia di commercianti ambulanti, da ragazzo era operaio in fabbrica alla Oerlikon italiana, che fabbricava utensili per l’industria. Dalla fine del 1943 Domenico rimane solo a Milano perché i genitori poco prima dell’8 settembre vanno in Puglia come sfollati e poi vi rimangono bloccati per lunghi mesi.
Nel quartiere di Affori, Mino entra presto in contatto con un gruppo di partigiani, senza però avere una affiliazione politica precisa .Il suo ruolo era quello di diffondere la stampa clandestina con un gruppo di altri sette giovani operai in collegamento con il CLN della fabbrica. Domenico fu attivo nel grande sciopero generale del marzo 1944 che paralizzò per alcuni giorni Milano e che vide la partecipazione attiva dei tranvieri milanesi. Il 10 settembre 1944, quando il quartiere subisce un terribile bombardamento aereo, riesce a portare in salvo alcuni civili.
Il 25 aprile 1945 ha guidato l'insurrezione nel quartiere di Affori
Il 25 aprile 1945 Arcieri partecipa all'insurrezione di Milano e gli viene affidato il comando di un folto gruppo di insorti ad Affori. Nel dopoguerra è stato un esponente del Psi nel suo quartiere ed è rimasto attivo nella sezione Anpi di Affori fino a tre anni fa, fino a quando la salute glielo ha permesso. Il 9 maggio del 2017 ha partecipato all'ultimo incontro organizzato dal Municipio 9 di Milano, sulla Resistenza, allo scopo di portare la sua preziosa testimonianza alle giovani generazioni.
Fino all'ultimo ha portato la sua testimonianza a studenti e ragazzi
"Domenico si è sempre impegnato nel raccontare ai ragazzi le sue vicende da partigiano, per far conoscere quel glorioso periodo della nostra storia che segnato la sconfitta della barbarie nazifascista e ha restituito la libertà a tutti noi", lo ha ricordato Roberto Cenati, presidente Anpi Provinciale di Milano.