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Morto a 29 anni mentre scia con la famiglia, sequestrati il cannone sparaneve e la pista

Giovanni Pieroni, architetto 29enne, è morto dopo essersi schiantato contro un cannone sparaneve mentre sciava in Valtellina. Sul caso è stata aperta un’indagine. Dopo i primi sequestri, si attende l’autopsia.
A cura di Enrico Spaccini
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Il cannone sparaneve a bordo della pista di Magnolta Inferiore, ad Aprica (Sondrio)
Il cannone sparaneve a bordo della pista di Magnolta Inferiore, ad Aprica (Sondrio)

Stava scendendo lungo la pista nera Magnolta Inferiore all'Aprica, in Valtellina. Erano da poco passate le 14 di sabato 7 gennaio, quando il 29enne Giovanni Pieroni ha perso il controllo degli sci e si è schiantato contro un cannone per la produzione della neve artificiale piazzato a lato del tracciato. In suo soccorso sono intervenuti i poliziotti sciatori della Questura di Sondrio ed è stata fatta arrivare un'equipe medica in elisoccorso.

Il giovane architetto, però, è morto poco dopo per le gravi lesioni che aveva riportato. Sul caso è stata aperta un'indagine e sono stati già sequestrati lo sparaneve, l'area dove è avvenuto l'incidente e l'attrezzatura usata dalla vittima. Stando al racconto dei testimoni, Pieroni non indossava il casco.

Il lavoro a Milano e i giorni di festa in Valtellina

Pieroni era nato e aveva residenza a La Spezia, in Liguria, ma da diverso tempo lavorava in uno studio di Milano come architetto. Ormai trascorreva la maggior parte del suo tempo nel capoluogo lombardo, ma non rinunciava a tornare nella sua città a far visita ai suoi cari.

Con i genitori e un amico aveva deciso di trascorrere alcuni giorni di vacanza in Valtellina, in occasione dell'Epifania. Nel pomeriggio del 7 gennaio stava affrontando una delle piste più tecniche dell'Aprica. Chi, come lui, stava scendendo lungo quel tracciato ricorda come Pieroni fosse in coda al suo gruppo. Per questo i genitori non hanno assistito all'incidente, ma hanno solo sentito il rumore.

L'incidente e i tentativi dei sanitari

Quando si sono voltati per vedere cosa fosse successo, il 29enne era già steso a terra privo di sensi. Pieroni era andato a sbattere contro un cannone sparaneve. I primi a soccorrerlo sono stati i poliziotti sciatori che hanno praticato il primo massaggio cardiaco all'architetto. Nel frattempo, allertata la centrale dell'Agenzia regionale emergenza e urgenza, era stato inviato in zona un elicottero dalla base di Caiolo con a bordo l'equipe medica.

I sanitari lo hanno stabilizzato sul posto e lo hanno caricato sul velivolo per trasportarlo al vicino ospedale Morelli di Sondalo. Pieroni, però, è morto durante il tragitto. Saranno le indagini a chiarire cosa gli ha fatto perdere il controllo degli sci. Si attende anche la probabile disposizione dell'autopsia.

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