Morti in corsia a Saronno, arriva la condanna all’ergastolo in via definitiva per Cazzaniga
È arrivata anche la conferma in Cassazione all'ergastolo per Leonardo Cazzaniga, l'ex vice primario del pronto soccorso dell'ospedale di Saronno accusato di aver somministrato farmaci letali a più pazienti tra il 2011 e il 2014. In sospeso ancora resta un caso in appello ter, per tutti gli altri c'è la conferma in via definitiva all'ergastolo.
Condannata a 30 anni l'infermiera complice
L'ex primario dell'ospedale in provincia di Varese è stato ritenuto colpevole di aver ucciso dieci pazienti. Le indagini erano scattate nel 2014 e avevano portato il 29 novembre del 2016 all'arresto di Cazzaniga e dell'infermiera Laura Taroni, sua ex amante.
L'infermiera è stata condannata a trent'anni di carcere per gli omicidi del marito Massimo Guerra e della madre Maria Rita Clerici. I due delitti sarebbero avvenuti con la complicità di Cazzaniga, come hanno dimostrato nel tempo le indagini dei carabinieri.
Il mix di farmaci letali
Il modus operandi usato dalla coppia per uccidere era sempre lo stesso: somministravano alle vittime un cocktail di farmaci in sovradosaggio, ovvero un mix letale di clorpromezina, midazolam, morfina, propofol e promaziona. Un mix che durante le indagini era stato rinominato "protocollo Cazzaniga". Il medico ripeteva: "A questo paziente applico il mio protocollo". Dopo questa frase commetteva l'omicidio. Così è accaduto dieci volte nel suo ospedale di Saronno dove lavorava.
L'ex primario in aula si era difeso precisando che "non sono un mostro". Ora per lui è arrivata la condanna all'ergastolo in via definitiva: la Cassazione ha confermato quanto già deciso in Appello.