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Morte Ramy Elgaml, il testimone: “Quella notte mi ha cambiato, voglio solo che esca la verità”

Parla a Fanpage.it Omar E., l’uomo che sostiene di aver ripreso con il suo cellulare il momento finale dell’inseguimento tra lo scooter su cui viaggiava Ramy Elgmal e i Carabinieri. Questi ultimi, secondo il suo racconto, lo avrebbero poi costretto a cancellare il video.
A cura di Chiara Daffini
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Ramy Elgaml (foto da TkTok) e l'incidente (frame da video Tg3)
Ramy Elgaml (foto da TkTok) e l'incidente (frame da video Tg3)

A due mesi dalla morte di Ramy Elgmal, 19enne che all'alba del 24 novembre 2024 ha perso la vita durante l'inseguimento da parte di una gazzella dei Carabinieri mentre era sullo scooter guidato dall'amico Fares Bouzidi, parla a Fanpage.it Omar E., l'uomo che quella notte dice di aver ripreso con il suo cellulare il momento dello schianto e di essere poi stato obbligato dagli agenti a cancellare il video.

"Sono certo di quello che ho detto e che la verità verrà a galla – dice Omar E. -, prima ancora che per me lo voglio per la famiglia di quel ragazzo. Essere lì la notte dell'incidente, vedere tutto in diretta, mi ha cambiato, ho in un certo modo perso fiducia nelle istituzioni: più si è fragili in questa società e più si è esposti alle ingiustizie, ma vorrei vedere se su quello scooter ci fosse stato il figlio di chi ora cerca di raccontare una storia diversa".

Il 28enne, rintracciato nei giorni successivi alla morte di Elgmal dalla trasmissione Le Iene, aveva subito confermato davanti al pm Marco Cirigliano quanto detto dallo stesso amico del ragazzo deceduto, e cioè che era stata la radiomobile a urtare lo scooter da cui poi il 19enne è stato sbalzato.

Nella consulenza della Procura, il tecnico informatico avrebbe scritto che il video non è stato ritrovato nel telefono di Omar, ma che ci sarebbero tracce evidenti della cancellazione di un file, di cui sarebbe rimasto solo un frame nella memoria cache della galleria. In questo fermo immagine si vedrebbero quelle che sembrano le luci di un'auto dei Carabinieri in arrivo.

"Non avevo dubbi – dice Omar E. a Fanpage.it, commentando la notizia -, di falsità non ne ho dette e il mio l'ho fatto, sono sicuro che gli inquirenti e chi di dovere mi credano. Anche se non è nulla in confronto al dolore della famiglia di Ramy, per me è stato un grande choc, sono ancora molto arrabbiato, ho come un fuoco dentro che mi spinge a non arrendermi finché non sarà fatta giustizia per quel ragazzo".

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