Morte Ramy Elgaml, il consulente della Procura sul telefono del testimone: “Tracce evidenti di un video cancellato”
Il video c'era ma è stato cancellato: è questo l'esito della consulenza tecnica fatta sul telefono di Omar, il testimone che ha detto di aver assistito e filmato le ultime fasi dell'inseguimento con i Carabinieri in cui è morto Ramy Elgaml, il 19enne di Corvetto. Il ragazzo ha raccontato di essere stato presente al momento dell'incidente e di aver ripreso tutto con il suo cellulare. Stando alla sua testimonianza, però, dopo lo schianto due Carabinieri lo avrebbero avvicinato e gli avrebbero intimato di cancellare il video: "Quando hanno visto che stavo filmando – ha fatto mettere a verbale il testimone – due carabinieri in divisa, non so se della prima o seconda macchina, sono venuti vicino a me, mi hanno fatto una foto al documento e mi hanno detto ‘Cancella immediatamente il video, adesso che hai fatto il video ti becchi anche una denuncia‘".
Nella consulenza, riportata dall'agenzia AGI, il tecnico informatico Marco Tinti avrebbe scritto che il video non è stato ritrovato nel telefono di Omar, ma che ci sarebbero tracce evidenti della cancellazione di un file, di cui sarebbe rimasto solo un frame nella memoria cache della galleria. In questo fermo immagine si vedrebbero quelle che sembrano le luci di un'auto dei Carabinieri in arrivo. Secondo la perizia, commissionata dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, la fotocamera del telefono del testimone sarebbe stata attivata dalle 4.03 e 22 secondi fino alle 4.04 e 31 secondi. Quando ha cominciato a registrare, inoltre, il cellulare risultava geolocalizzato esattamente in via Ripamonti, angolo via Quaranta, proprio dove lo scooter guidato dal 22enne Fares Bouzidi con a bordo Ramy Elgaml si è schiantato contro un palo semaforico, tallonato a brevissima distanza da una gazzella dei Carabinieri che lo ha inseguito per 20 minuti nelle vie di Milano.
Inoltre, stando a quanto emerge dai rilievi informatici, negli attimi dopo la cancellazione dei video, alle 4.49, Omar avrebbe cercato online per tre volte: "come recuperare i file cancellati dal cestino". A seguito della segnalazione del testimone due Carabinieri erano stati iscritti nel registro degli indagato con l'accusa di frode processuale e depistaggio.