Morte Ramy a Milano, il Consolato egiziano chiede informazioni sullo sviluppo delle indagini
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Nei giorni scorsi il Consolato egiziano di Milano ha inviato al procuratore Marcello Viola una richiesta per chiedere di rimanere informati sullo sviluppo delle indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne del quartiere Corvetto morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri lo scorso 24 novembre.
Entro la fine del mese è atteso nel frattempo il deposito della consulenza cinematica disposta dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Seraifni, per la quale l'esperto Domenico Romaniello aveva chiesto una proroga a inizio febbraio, necessaria per ulteriori analisi e in particolare sul palo del semaforo all'angolo tra le due viale Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter si era schiantato. È attesa nei prossimi giorni anche la relazione sull'autopsia eseguita sul corpo del ragazzo, morto sul colpo dopo un inseguimento iniziato nei pressi di corso Como: Ramy, che viaggiava come passeggero sul T-Max dell'amico Fares Bouzidi, durante la fuga aveva anche perso il casco.
Nell'inchiesta della Procura milanese sono indagati al momento tre carabinieri (il militare alla guida della gazzella e altri due che avrebbero fatto cancellare un video a un testimone) e Fares Bouzidi, l'amico 22enne di Ramy che era alla guida della moto e si è salvato. Per lui, per quanto riguarda l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, è stato di recente chiesto il rito immediato.