Morte Mauro Pamiro, la moglie ascoltata dal magistrato: “Pensavo fosse in Liguria dalla madre”
Continuano le indagini degli inquirenti per fare luce sulla morte di Mauro Pamiro, professore di 44 anni trovato senza vita lo scorso 29 giugno in un cantiere di una villa in costruzione a Crema. Dopo l'interrogatorio di Debora Stella, moglie dell'uomo, finalmente sentita a seguito del ricovero in Psichiatria, si aggiungono nuove risposte a domande che sino a poco fa non ne avevano.
La versione della moglie
Pare sia stato infatti svelato il motivo per cui è stata ritrovata la bicicletta bianca al cimitero il giorno prima del ritrovamento del corpo esanime del professore. La donna avrebbe infatti detto al magistrato che sarebbe stata lei ad abbandonarla lì, spiegando che la domenica vi si sarebbe recata per visitare la madre, deceduta due anni fa. Al suo ritorno verso la bici, la moglie di Pamiro non avrebbe più ritrovato le chiavi, motivo per cui l'avrebbe infine abbandonata momentaneamente lì. La donna ha poi dato la sua versione dei fatti relativamente al mancato allarme per la mancanza di Pamiro, considerato in un luogo sicuro dopo aver trascorso il pomeriggio con degli amici. La notte, infine, Pamiro avrebbe deciso di lasciare casa per fare una passeggiata, ma al suo mancato rientro la donna avrebbe pensato che il marito si era recato dalla madre, in Liguria.
Pamiro era invalido al 35 per cento
Ieri, mercoledì 15 luglio, si è scoperto, per bocca del padre della vittima, un ingegnere in pensione, che Mauro Pamiro soffriva di distrofia muscolare di Becker ed era invalido al 35 per cento. La malattia degenerativa della quale soffriva era progressiva e ciò non gli avrebbe concesso di arrampicarsi sulle impalcature del cantiere per cercare di farla finita. Anche per questo motivo, la pista del suicidio potrebbe non essere più l'ipotesi principale per la soluzione del caso.