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La morte di Sara Lemlem Ahmed

Morte di Sara Lemlem: non si trovano i parenti della donna

Gli inquirenti stanno cercando di mettersi in contatto con la sorella di Sara Lemlem, la donna trovata morta in un cantiere lo scorso 9 febbraio, e gli amici che aveva in Olanda: ma per ora ancora esiti positivi sulle ricerche.
A cura di Giorgia Venturini
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Resta ancora avvolta nel mistero la morte di Sara Lemlem, la ragazza trovata morta lo scorso 9 febbraio nell’ascensore di un palazzo in costruzione a Vigevano, in provincia di Pavia. Gli inquirenti sono alla ricerca di qualche parente della donna che però non si trova: Sara aveva parlato di una sorella che vive negli Stati Uniti con la quale però aveva interrotto ogni rapporto. Così come con gli amici che aveva quando abitava a Amstelveen, nei Paesi Bassi, prima di trasferirsi a Vigevano con il suo compagno Corrado Mannato, conosciuto su un sito di incontri. Negli ultimi giorni gli inquirenti non sono riusciti a mettersi in contatto con nessuno: per questo il mistero su una presunta sorella e amici cresce sempre di più. Dove sono? E perché è così difficile trovarli?

Eseguita ieri l'autopsia

Per ora di certo si sa che Sara aveva fatto perdere le sue tracce la sera del 4 dicembre quando era uscita di casa dopo una lite con il compagno. Con sé non aveva portato nulla: né soldi, né cellulare. Il compagno ha dato l'allarme dopo aver provato a cercarla per tutto il paese a piedi. Non trovandola, si è rivolto alle forze dell'ordine. Cosa sia successo alla donna quella sera è ancora tutto da capire: l’avanzato stato di decomposizione del corpo non ha consentito di fare considerazioni obiettive sulla dinamica né sulla causa di morte, salvo escludere evidenti segni di violenza. Soltanto i risultati dell’autopsia, eseguita ieri martedì 15 febbraio, potranno chiarire quanto accaduto.

Gli altri misteri sul caso

Altra certezza è che la donna viveva un forte disagio ormai da tempo, da quando era rimasta disoccupata. Tanto che Sara voleva ritornare in Olanda, ma il compagno non voleva. L'uomo però ha raccontato che la lite quella sera non era stata violenta. Tra i dubbi da sciogliere anche perché il suo corpo sia stato rinvenuto più di due mesi dopo la sua scomparsa. Il cantiere del palazzo infatti distava a soli 700 metri dall'abitazione della coppia. Come è stato possibile dunque che non fosse stato controllato? Come è stato possibile inoltre che Sara sia riuscita al buio raggiungere il vano ascensore in un cantiere non illuminato e senza lo torcia del telefono che poteva fare luce.

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