Morte di Ramy Elgaml: perché è stato chiesto il rito immediato per Fares Bouzidi, il 22enne alla guida dello scooter
"Non siamo sorpresi che sia stato chiesto per Fares il giudizio immediato: ci sono i video che ritraggono la fuga e nell'interrogatorio il nostro assistito ha ammesso che stava scappando e ha chiesto scusa. Si tratta di una cosa giuridicamente molto banale e non si capisce perché la Procura abbia ritenuto di dover fare un comunicato stampa per dirlo. Sembra quasi che si voglia spingere un certo sensazionalismo. Vedremo se nelle prossime fasi e nei confronti degli altri soggetti coinvolti ci sarà lo stesso atteggiamento". Così l'avvocato Marco Romagnoli ha commentato a Fanpage.it la richiesta di giudizio immediato per il suo assistito, Fares Bouzidi, il 22enne alla guida dello scooter inseguito dai Carabinieri la sera della morte di Ramy Elgaml.
La notte del 24 novembre Bouzidi, alla guida di un motorino con a bordo l'amico, aveva superato senza fermarsi un posto di blocco dei Carabinieri, che avevano cominciato a rincorrere i due ragazzi. Alla fine dell'inseguimento Ramy Elgaml aveva perso la vita in un incidente. Bouzidi si è invece salvato e risulta ora indagato per omicidio stradale e resistenza a pubblico ufficiale. Proprio in merito a questa seconda ipotesi di reato, la Procura di Milano ha chiesto che il ragazzo venga giudicato con rito immediato, cioè andando direttamente alla fase del dibattimento senza passare per l'udienza preliminare, nella quale si valuta se avviare o no il processo.
Come spiega l'avvocato Romagnoli, che difende Bouzidi insieme alla collega Debora Piazza, "Il giudizio immediato è semplicemente un rito che si chiede quando l'evidenza della prova rende inutile l'udienza preliminare, che è un'udienza in cui viene valutata l'opportunità del procedimento penale, cioè se ci sono elementi sufficienti per aprire un processo. In questo caso c'è l'ammissione dell'addebito nell'interrogatorio e una prova video: va da sé che l'udienza preliminare non serva, allora la Procura chiede un giudizio immediato, cioè che salti l'udienza preliminare".
Un passaggio, quindi, che per l'evidenza dei presupposti (cioè l'ammissione di colpa di Fares e la prova video) sarebbe, secondo il legale "giuridicamente banale. Per questo ci sorprende – prosegue Romagnoli – che la Procura abbia deciso di fare un comunicato stampa proprio su questa cosa". Da qui il sospetto che sia voluto alimentare un sensazionalismo ingiustificato attorno a questa richiesta. "Vedremo se nelle prossime fasi e nei confronti degli altri soggetti coinvolti – conclude l'avvocato – ci sarà lo stesso atteggiamento".